Non riaprirà il 13 agosto il CTO di Iglesias così come promesso dalla Dott.ssa Campus ma sarà chiuso temporaneamente (forse) anche la terapia intensiva a causa di carenze di personale medico. Lo sdegno da parte degli amministratori locali si è subito manifestato attraverso i social. Il primo cittadino di Iglesias, Mauro Usai, scrive di sentirsi tradito, preso in giro e umiliato “Un intero territorio ostaggio di incapacità e indifferenza.
Dopo ore spese in riunioni, una mobilitazione che ha portato l’intero Sulcis Iglesiente sotto il Consiglio Regionale, oggi ci viene comunicato che gli impegni presi sono carta straccia. Il pronto soccorso del CTO rimane chiuso e come se non bastasse da stamattina è chiusa pure la terapia intensiva. Quando dicevo che volevano chiudere l’ospedale mi davano del pazzo. Ricorderemo a tempo debito nomi e cognomi di chi sta tentando di chiudere l’unico ospedale rimasto ad Iglesias. Mi dispiace tanto. Ma non mi arrendo.”
Segue la sindaca di Villamassargia, Debora Porrà, “ Termina ora la riunione convocata dall’Ass. Mario Nieddu sulla situazione sanitaria del Sulcis Iglesiente.
Dopo la manifestazione del 4 agosto, la dott.ssa Campus è stata convocata in Commissione Sanità. Su sollecitazione delI’On. Ennas, è stato fatto un tentativo di riapertura. Sono stati fatti 5 ordini di servizio 2 dirigenti medici chirurgia Sirai, 2 dirigenti medici chirurgia CTO, 1 dirigente medico cardiologia. Bisogna considerare anche le ripercussioni sul blocco delle attività operatorie.
Grazie all’arrivo dei medici in affitto e alla disponibilità dei medici destinatari degli ordini di servizio, sono garantite 12 ore semidiurne al Sirai 7/ 7 gg. Si registrano in questi giorni anche due rinunce per turni massacranti e perchè i medici denunciano che non ci siano le condizioni di sicurezza per espletare la professione medica al CTO. Di fatto, per diversi motivi, si può ora contare su 7 medici, considerato alcune limitazioni funzionali, la dott. ssa Lantini presenta le difficoltà a stilare turni in questa situazione, in cui ci sono costantemente dieci pazienti covid al Pronto Soccorso, senza mettere in ulteriore crisi il DEA di I Livello del Sirai deputato all’emergenza – urgenza. La riapertura deI Pronto Soccorso del CTO slitta al 5 settembre.”
Anche la consigliera regionale, Carla Cuccu. manifesta la propria indignazione perché “gli impegni presi giovedì scorso in Consiglio regionale con la Direttrice Generale per la riapertura del pronto soccorso del CTO di Iglesias, nell’incontro di oggi tra l’assessore alla sanita’, i sindaci del territorio ed i rappresentanti sindacali, sono stati disattesi e smentiti. Il pronto soccorso del CTO di Iglesias rimarra’ chiuso; stamattina e’ stata, perfino, chiusa anche la terapia intensiva. Non permetteremo che raggiungano l’obiettivo di chiudere gli ospedali iglesienti lasciando il territorio del Sulcis Iglesiente sguarnito di servizi essenziali costituzionalmente garantiti.
Chi non sa fare il proprio lavoro deve dimettersi immediatamente e consentire a chi e’ capace e conosce il territorio di lavorare. Non abbiamo scherzato ne’ perso tempo!
Gli errori si pagano, soprattutto quando vengono perpetrati e reiterati con arrogante supponenza e presunzione. Attiveremo tutte le sedi competenti per impedire l’esecuzione della condanna a morte della città di Iglesias e dell’intero territorio adendo perfino l’Autorità’ Giudiziaria competente se fosse necessario.”
Di fatto un intero territorio si ritrova con una sanità al tracollo con ospedali semichiusi, migliaia di pazienti senza medico di base e servizi diagnostici inesistenti. La prevenzione ormai è un sogno per la maggior parte dei cittadini considerato che non si riesce nemmeno a soddisfare le normali attività sanitarie.
Come al solito nessuno pagherà per questo disastro anzi a rimetterci saranno i cittadini che privati di ogni cura dovranno affidarsi alla buona sorte e sperare di non ammalarsi.
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