“Non esiste alcuna volontà politica improntata a cancellare il punto nascita di Lanusei e lo ribadiremo con l’approvazione dell’atto aziendale. Non ho mai espresso l’intenzione di cancellare il punto nascita dall’ospedale Nostra Signora della Mercede”, dichiara l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria. “Al contrario – prosegue l’assessore – chiederemo al Ministero della Salute le deroghe per mantenere in funzione un servizio che riteniamo importante in un presidio che serve un territorio complesso anche sotto l’aspetto dei collegamenti”.
“L’impegno verso l’ospedale non cancella però le preoccupazioni. Preoccupazioni che ho voluto esprimere ricordando – precisa l’assessore – che la normativa nazionale sui punti nascita parla chiaro e prevede un numero minimo di 500 parti l’anno. L’ospedale di Lanusei non raggiunge questo standard e nel quadro attuale solo le deroghe del Ministero possono intervenire. Siamo al lavoro per trovare soluzioni che ci consentano di superare i problemi legati alla carenza di personale e, ancora più importante, stiamo gettando le basi per un nuovo modello di sanità ospedale-territorio più efficiente e razionale, che ci porti a non dover ragionare sempre in termini di emergenza, mettendo una pezza ogni volta. In ogni caso la sicurezza resta un caposaldo irrinunciabile. Cure e assistenza devono essere garantite a tutti i cittadini, il nostro obiettivo è lo stesso di chi oggi difende l’ospedale di Lanusei e la sanità in Ogliastra e faremo tutto il possibile per avere le deroghe necessarie a mantenere aperto il punto nascita del Nostra Signora della Mercede”.
Fonte: Regione Sardegna
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