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Arresto per Detenzione di Stupefacenti e Resistenza a Pubblico Ufficiale a Guspini

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I Carabinieri della Stazione di Guspini, si sono subito resi conto che un 43enne del posto stava mantenendo un tenore di vita un po’ troppo sopra le righe per una persona ufficialmente disoccupata e così hanno deciso di avviare un’attività di indagine per capire se avesse ripreso a commerciare stupefacenti. Le indagini del caso sono state condotte con appostamenti, pedinamenti e raccolta di informazioni in paese. Nel giro di poco tempo è stata così ricostruita la rete di abitudini e movimenti del soggetto, comprendendo che, con ogni probabilità, la sua fonte di reddito era nascosta in un ovile situato in una zona impervia del territorio circostante al paese.

Nella serata del 28 giugno è scattato l’intervento e i Carabinieri si sono presentati alla porta del 43enne. Al momento dell’inizio delle operazioni, quando ha capito cosa stava per accadere, l’uomo ha manifestato un atteggiamento ostile, cercando di impedire ai militari l’ingresso nell’area. Confermando ulteriormente i sospetti dei nostri investigatori, l’uomo ha brancato repentinamente uno dei militari e l’ha strattonato, facendolo cadere a terra. Dopo aver ristabilito la calma e fornito il primo soccorso al collega, i Carabinieri hanno proceduto al controllo dell’ovile. La perquisizione è stata meticolosa e difficile, data la vastità dell’area e i numerosi nascondigli possibili. Alla fine, la professionalità dei nostri uomini in divisa è stata premiata con il ritrovamento di poco meno di 700 grammi di marijuana, nascosta in diverse buste di cellophane, 4,3 grammi di hashish, due bilancini di precisione e materiale che normalmente viene utilizzato per il confezionamento delle dosi.

A quel punto l’epilogo della vicenda è stato piuttosto semplice, con la formalizzazione dell’arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e resistenza a pubblico ufficiale. Il militare coinvolto nell’incidente è invece finito in pronto soccorso, al San Gavino Monreale, dov’è stato medicato e ha ricevuto una prima prognosi di 20 giorni.

Il 43enne ha passato la nottata agli arresti domiciliari e ora si trova davanti al giudice per l’udienza di convalida. Questo intervento sottolinea l’importanza della presenza costante e vigile delle forze dell’ordine sul territorio e l’efficacia dei metodi tradizionali di indagine nel contrastare il crimine.

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