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Arbatax: la GdF scopre una truffa di oltre 1MLN di euro sulla compravendita di natanti di lusso

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Emettevano fatture per operazioni inesistenti relative a compravendite di natanti ma la Guardia di Finanza di Arbatax, in sinergia con il personale della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Lanusei e col tecnico forense (CFDA) della Tenenza Guardia di Finanza di Arbatax, dopo un’articolata operazione di polizia giudiziaria, durata circa due anni, hanno smembrato un’organizzazione che operava in varie regioni d’Italia. Le indagini dei militari si sono concentrate  su alcune società con precedenti specifici in materia penale, fiscale e fallimentare, una delle quali presente nel territorio ogliastrino ed operante nel settore nautico. Dalle attività sono emersi elementi concreti riconducibili a vere e proprie truffe attraversol’emissione di molteplici fatture e documenti di trasporto per operazioni inesistenti. Dal controllo incrociato delle informazioni acquisite dai finanzieri in tutto il territorio nazionale, dalle perquisizioni, i sequestri, dalle dichiarazioni delle persone informate sui fatti, e dall’analisi dei dati presenti sui computer della società ogliastrina, effettuata dal perito forense della Tenenza di Arbatax, sono emerse responsabilità su 5 persone riconducibili direttamente ed indirettamente alle Società indagate che, attraverso artifizi e raggiri hanno simulato, in concorso tra loro, la compravendita di natanti al fine di truffare e ottenere illegittimamente finanziamenti da parte di una società attiva a livello internazionale, ottenendo un vantaggio economico per oltre un milione di euro.

La truffa si è concretizzata attraverso l’interposizione di diverse società complici, la fittizia compravendita dei natanti di lusso e degli stampi in vetroresina per la costruzione di “House Boat Luxury” tra due diversi soggetti giuridici riconducibili alla stessa persona fisica, in danno alla società truffata,che non ha infine ricevuto il corrispettivo dovuto.

L’operazione si è conclusa con la denuncia dei rappresentanti legali delle società e di un consulente tecnico, per i reati di concorso in truffa ed emissione di fatture F.O.I. – e l’avvio di attività orientate all’accertamento dell’insolvenza di una società del settore nautico, operante in territorio dell’Ogliastra, destinataria dei beni oggetto della truffa, concretizzata successivamente con la dichiarazione di fallimento da parte del Tribunale di Lanusei.

Fonte: comunicato stampa

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