Ance Sardegna Meridionale lancia l’allarme a seguito del peggioramento delle condizioni del mercato delle costruzioni delle ultime settimane.
Il Presidente Renato Vargiu denuncia l’impossibilità del comparto di sostenere tale situazione: impossibile attendere ancora, i materiali scarseggiano e gli impianti di produzione stanno chiudendo. Servono misure urgenti per calmierare i prezzi e compensare i maggiori costi che le imprese stanno sostenendo, altrimenti i cantieri, compresi quelli del PNRR, si fermeranno, anche per mancanza di materie prime.
“La situazione è fuori controllo, – scrivono dall’Ance – con prezzi alle stelle e materiali introvabili. E’ una emergenza che le misure governative fino ad ora varate non possono contenere e le nostre aziende meritano risposte concrete e immediate.
I prezzi dei materiali di costruzione, che già erano praticamente raddoppiati nell’ultimo anno, negli ultimi giorni sono ulteriormente aumentati in maniera abnorme. In particolare, risultano ormai praticamente irreperibili, se non a costi insostenibili, il bitume, l’acciaio e l’alluminio e tanti altri ancora. A peggiorare ulteriormente le cose il macroscopico rialzo di gas e carburante che sta mettendo in ulteriore difficoltà i trasporti e la gestione delle consegne.
E’ una situazione che l’intero sistema Ance sta denunciando, a livello nazionale ed a livello territoriale, perché se non si interviene le imprese saranno costrette a fermarsi e chiudere i cantieri. E anzi molti, loro malgrado li stanno già chiudendo e non certo per cause a loro imputabili.”
“Per domani, – informa Renato Vargiu, – è convocata in via d’urgenza una riunione straordinaria della Consulta di tutti i Presidenti Ance per valutare quali iniziative adottare a fronte dell’aggravarsi della situazione nel corso degli ultimi giorni”
Il Presidente nazionale dell’Ance, Gabriele Buia, dichiara “E’ chiaro a tutti che in assenza di contromisure necessarie come l’adeguamento automatico dei prezzi ai valori correnti per tutte le stazioni appaltanti e misure efficaci di compensazione degli aumenti subiti nessuna impresa sarà in grado di realizzare le opere che gli sono state commissionate e che di questo passo del Pnrr non resterà che la carta”.
Fonte: comunicato stampa
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