Informare significa, tra le tante cose, essere responsabili verso i propri lettori. Ed è quello che facciamo quotidianamente attraverso i nostri articoli e la nostra presenza sul territorio. Tra le responsabilità c’è anche quella di creare ponti attraverso il dialogo con le persone, attraverso mattinate come quella appena passata in cui, la nostra testata, è stata invitata a raccontare il proprio lavoro tra gli studenti della scuola Istituzione Paritaria Scuole Boccaccio di Iglesias.
Da alcuni anni, il Direttore Matteo Montis, insieme ai collaboratori, porta avanti un format chiamato “Storie di Successo” dove vengono invitate le realtà del territorio e non solo per raccontare la propria storia agli studenti: un modo come tanti per creare un filo conduttore tra istruzione e mondo del lavoro, per aiutare i giovani studenti a guardarsi intorno con più fiducia partendo dagli esempi di chi, nel suo piccolo, ha realizzato il proprio progetto.
Noi di Ajo Noas, l’informazione Sarda, nel nostro piccolo, abbiamo provato a raccontare quella che è la nostra storia, fatta di impegno, di lavoro costruito senza padroni, di informazione seria, verificata ed indipendente, al fianco dei cittadini, cercando di offrire un’informazione più ampia possibile con notizie del territorio ma anche nazionali ed estere. Tutto autofinanziandoci, mantenendo in piedi un’idea di giornalismo anche grazie agli sponsor che col tempo hanno dato fiducia al nostro modo serio di lavorare.
Oggi, parlare con le classi terze e quarte del tecnico informatico e dello sportivo è stato un modo per capire cosa pensino i giovani del mondo d’oggi, dell’informazione e come possiamo migliorare il nostro modo di comunicare e veicolare ciò che accade intorno a noi. In un epoca in cui contano solo i numeri, abbiamo preferito raccontare fatti, ascoltare le curiosità degli studenti e spronare gli stessi come il direttore Claudio Moica ha fatto oggi: “siate affamati, perchè il mondo la fuori non vi regalerà nulla, anzi…”.
Grazie alla Scuole Boccaccio, al Direttore, al personale amministrativo, ai docenti ma soprattutto, ai ragazzi.
Grazie da Claudio, Annamaria, Manuela, Marco e tutti i collaboratori di Ajo Noas – l’Informazione Sarda.
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