ROMA – “E’ gravissimo che i profili Facebook e Instagram dedicati a Enrico Berlinguer siano stati sottoposti al cosiddetto shadow ban dopo aver pubblicato la celebre foto dell’abbraccio tra Enrico Berlinguer e Yasser Arafat. Evidentemente davano fastidio le parole con cui Berlinguer respingeva le accuse di antisemitismo rivolte a chi critica i governi israeliani. Si tratta di una gravissima censura perchè siamo di fronte all’oscuramento di fatto dei profili dedicati su Facebook e Instagram a una delle più autorevoli e popolari personalità della sinistra e della democrazia italiana e europea del Novecento”. Così Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, coordinamento di Unione Popolare,
“Dopo l’oscuramento di Berlinguer si passerà a Sandro Pertini, Bettino Craxi, Giulio Andreotti, Natalia Ginzburg, Primo Levi, Albert Einstein, Hannah Arendt e a tutte le altre personalità che nel corso dei decenni hanno criticato i governi di Israele?”, si chiede l’ex parlamentare. “Questa censura è inaccettabile. Dobbiamo già assistere al sistematico oscuramento del Nelson Mandela del popolo curdo Abdullah Ocalan con la giustificazione che il PKK continua vergognosamente a essere nell’elenco delle organizzazioni terroriste degli USA e dell’UE. Non sapevamo che anche i più illustri esponenti della storia democratica del nostro paese fossero in una lista di proscrizione di presunti terroristi nemici di Israele. Solidarietà ai curatori di enricoberlinguer.it che tengono viva la memoria del grande dirigente comunista democratico”.
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