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Acerbo (Prc-UP): “A Roma con la Cgil per dire no a governo che spacca l’Italia”

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ROMA – “Domani noi di Rifondazione Comunista e Unione Popolare parteciperemo alla grande manifestazione indetta dalla Cgil e da centinaia di associazioni perché siamo da sempre convinti che la via maestra è quella dell’attuazione della Costituzione, purtroppo calpestata dall’attuale governo come da quelli che lo hanno preceduto. Abbiamo deciso di manifestare nello spezzone dei comitati contro ogni autonomia differenziata con lo striscione ‘Diritti uguali per tutti da nord a sud” per dire no al progetto del governo Meloni che spacca l’Italia e sottolineare il pericolo imminente di irreparabile fine dell’unità della Repubblica”. Così Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, coordinamento di Unione Popolare.

“Saremo in piazza per rivendicare il rispetto dell’articolo 11 e dire no alla guerra, all’invio di armi all’Ucraina, all’aumento delle spese militari”, aggiunge. “Saremo in piazza per dire no ai tagli della sanità pubblica, ai salari da fame, a un governo che fa gli interessi dei più ricchi e dei privilegiati. Saremo in piazza per rivendicare un salario minimo di 10 euro, la reintroduzione della scala mobile per adeguare salari e pensioni all’inflazione, più tasse per il 10% più ricco del paese per finanziare un piano per l’assunzione di 1 milione di persone nel settore pubblico. Saremo in piazza per dire no a un governo di ecomostri e negazionisti climatici al servizio del capitalismo fossile e delle lobby di cementificatori e inquinatori”.

E conclude: “Ci saremo con la coscienza pulita di chi ha sempre manifestato contro i governi del PD che con le loro politiche antipopolari e guerrafondaie hanno consegnato l’Italia alla demagogia della destra. Ci saremo come antifascisti che considerano pericoloso per la stessa democrazia e la convivenza civile questo governo reazionario, razzista e classista”.

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