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Acerbo (Prc): “Salvini fa demagogia sulla pelle dei ferrovieri”

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ROMA – “Solidarietà al capotreno accoltellato ieri mentre controllava i biglietti su un treno regionale sulla tratta Genova – Busalla. L’alta adesione allo sciopero indetto dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti è una lezione di civiltà in un paese che scivola verso la barbarie. I sindacati hanno proclamato lo sciopero segnalando che nonostante “le violente e reiterate aggressioni al personale mobile registrate negli ultimi mesi non si è apprezzato alcun intervento a tutela del personale e neanche un maggiore controllo dei treni da parte delle forze dell’ordine”. Non è il primo sciopero ma finora il governo, come denunciano le organizzazioni sindacali, non ha fatto nulla”.

Così Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista. “Il ministro dei trasporti Salvini – che avrebbe dovuto occuparsi con quello dell’Interno Piantedosi di garantire protezione e sicurezza sui treni – se la cava con la propaganda xenofoba e razzista contro immigrati. Come se i ragazzi di 17 anni che girano con coltelli siano solo stranieri come in questo caso”, aggiunge. “Peccato che a duecento metri metri da casa mia la scorsa estate un ragazzo è stato ucciso con 25 coltellate da due diciassettenni italianissimi. Peccato che sabato scorso in provincia di Napoli un diciannovenne sia stato ammazzato da un diciassettenne con un colpo di pistola al petto”.

E conclude: “Invece di fare demagogia razzista bisognerebbe occuparsi dei ragazzi in questo paese che siano di origine italiana o straniera. Perché hanno in mano coltelli o pistole invece di libri? I tagli alla scuola decisi dal governo non contribuiscono al contrasto di questi fenomeni. Speriamo che il lavoratore accoltellato che ora è in gravi condizioni riesca a farcela. Grazie a tutti i colleghi che oggi scioperano per chiedere il diritto alla sicurezza. Il governo invece di fare decreti per zittire la protesta sociale pensi a risolvere i problemi”.

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