MONZA – Alla fine nessuna sorpresa: Adriano Galliani conferma al centrodestra il seggio del Senato che fu di Silvio Berlusconi, staccando di oltre 10 punti l’avversario Marco Cappato. Un esito messo in dubbio solo per le incognite legate alla bassa affluenza, ma che ha retto alla prova delle urne. E di cui lo stesso Galliani rivendica il significato politico, oltre che affettivo: “È importante anche per la stabilità del governo, per i numeri nelle Commissioni e in Aula al Senato, dove la maggioranza è più risicata che alla Camera”. Nel collegio uninominale di Monza e Brianza, Galliani viene eletto dunque con 67.801 voti: il 51,46% di quelli espressi, a fronte di un’affluenza che non raggiunge il 20%.
La mobilitazione dell’ultima settimana da parte dei big di centrodestra ha dunque ottenuto l’effetto desiderato, quello di mobilitare quanto necessario l’elettorato storicamente conservatore del collegio. Lo riconosce anche Cappato: “Stavolta ci hanno visti arrivare, e sono scesi in campo tutti: ministri, capi partito, la presidente del Consiglio… hanno serrato i ranghi e questo ha avuto indubbiamente una efficacia”. Lo stesso Galliani ammette che qualche timore c’è stato: “Mi ero preoccupato per l’astensionismo, ieri mattina l’affluenza era al 4%, e non so perchè, ma nella mia testa temevo che la bassa affluenza danneggiasse il centrodestra. Ma alla fine è andata bene”.
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