Grande partecipazione nella mattinata di ieri in piazza Roma a Carbonia per le
celebrazioni del 25 Aprile, 78° anniversario della Liberazione dal
nazifascismo (1945-2023).
Alla cerimonia, organizzata dall’assessorato agli Affari Generali nella
persona di Katia Puddu e dal Comandante della Polizia Locale Andrea Usai,
hanno preso parte tanti nostri concittadini, le autorità civili, militari,
religiose, i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’Arma
con i labari e il gonfalone della città di Carbonia.
Grande emozione al momento dell’inno nazionale, mirabilmente suonato dalla
Banda Vincenzo Bellini di Carbonia. A seguire, la deposizione della corona
d’alloro presso la targa dedicata ai caduti della Liberazione d’Italia, da
parte del Corpo infermiere volontarie “crocerossine”.
Nel corso della mattinata, si sono tenute le allocuzioni di Riccardo
Pietro Cardia (Presidente della Sezione ANPI Carbonia), di Mauro Pistis
(componente del Direttivo regionale FIAP con competenza nel Sulcis
Iglesiente).
Per l’Amministrazione Comunale sono intervenuti il Presidente del
Consiglio Comunale Federico Fantinel con un toccante e accorato discorso
in cui ha messo in luce i valori trasmessi dall’esperienza del 25 Aprile,
che costituiscono i pilastri alla base della sua educazione familiare e
del suo impegno politico-amministrativo, il Sindaco Pietro Morittu, che
nella sua oratoria ha citato Papa Francesco, il Presidente della
Repubblica Sergio Mattarella, il già Presidente della Repubblica nonché
partigiano Sandro Pertini, Piero Calamandrei, Altiero Spinelli ed Ernesto
Rossi. Il Sindaco ha rilanciato un appello per la pace e per la fine del
conflitto russo-ucraino. Di seguito pubblichiamo un breve estratto del suo
intervento:
“78 anni fa il 25 Aprile fu un nuovo inizio per il Paese, che trovò
seguito e compiutezza con l’entrata in vigore della Costituzione
Repubblicana del 1948, una stella polare per la nostra Democrazia, i cui
princìpi e valori meritano di essere sempre difesi e salvaguardati contro
qualsivoglia spinta e deriva antidemocratica e anticostituzionale.
È davvero un piacere vedere la piazza Roma così animata nella giornata
odierna. Ciò è anche dovuto al fatto che la pandemia da Coronavirus,
seppur ancora presente, ha finalmente rallentato il suo incedere. Ma
questo non deve assolutamente indurci ad abbassare la guardia. Tuttavia,
ci consente finalmente di guardare al futuro con rinnovato ottimismo e
fiducia e soprattutto permette alla cittadinanza di riappropriarsi dei
propri spazi di socializzazione, aggregazione e condivisione.
Un esempio su tutti è la nostra piazza, ove campeggia la targa dedicata ai
caduti per la Liberazione d’Italia, cui va la nostra memoria indelebile,
così come impressa con una frase di Piero Calamandrei che voglio
richiamare: “Uomini liberi, che volontari si adunarono per dignità, non
per odio, decisi a riscattare la vergogna e il terrore del mondo”.
Questo perché il 25 Aprile è la data simbolo della vittoriosa lotta di
resistenza militare e politica messa in atto, durante la Seconda Guerra
Mondiale, dai partigiani contro il governo fascista della Repubblica di
Salò e l’occupazione nazista. Sono passati 78 anni da quando – il 25
aprile del 1945 – la voce di Sandro Pertini lanciava, dai microfoni Radio
Milano Liberata, a nome del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia
e del Corpo Volontari della Libertà il proclama di insurrezione nazionale
contro le truppe nazifasciste.
Ed oggi siamo qui non solo per un mero esercizio di memoria, ma per
rendere concretamente omaggio, con i nostri comportamenti e le nostre
azioni, a chi si è battuto per la libertà a costo della propria vita.
Rinascita, libertà, unità, giustizia, coesione e solidarietà sono il
principale e vivo lascito della straordinaria esperienza della Resistenza.
Ed è nostro impegno far sì che la libertà che i nostri padri ci hanno
donato 78 anni fa venga difesa strenuamente contro ogni forma di
oppressione.
Un fatto è acclarato e inconfutabile: la consapevolezza che le conquiste
politiche, sociali, culturali, i diritti, la libertà di opinione, di voto,
di associazione, di cui oggi godiamo, trovano la loro base e il loro
fondamento nel 25 Aprile e sono un patrimonio di valori e ideali per tutti
noi e di tutti noi.
Rendiamo il giusto omaggio a tutti gli uomini e le donne che hanno
sacrificato la propria vita per la conquista di diritti e valori di cui
oggi possiamo beneficiare tutti noi. Valori democratici che tuttavia non
possiamo considerare scontati o dati per acquisiti, ma che vanno
salvaguardati, protetti, difesi, preservati e trasmessi ogni giorno,
coinvolgendo le giovani generazioni e le scuole.
A noi il compito di continuare a tramandare quegli ideali di libertà e di
sacrificio grazie ai quali dobbiamo avere la forza per continuare ad
essere costruttori di futuro e di ponti di pace, come ci hanno ricordato
più volte Papa Francesco e il Presidente della Repubblica Sergio
Mattarella.
Viva la Resistenza, Viva la Liberazione, Viva la Costituzione, Viva la Pace”.
Fonte: comune di Carbonia
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