Tra i calciatori che hanno subìto una pesante svalutazione negli ultimi mesi c’è Lucas Paquetá. Nel suo caso però, il coronavirus ha svolto solamente un ruolo marginale, perché il crollo del valore economico del brasiliano ha a che vedere con delle prestazioni sul campo non particolarmente convincenti, che risalgono a ben prima dello stop delle competizioni a causa della diffusione del Covid-19 e per le quali già da gennaio sembrava destinato a lasciare il Milan. Arrivato in Italia dal Flamengo un anno e mezza fa per 35 milioni di euro più bonus, Paquetá aveva inizialmente ben impressionato con Gattuso allenatore; anche se aveva concluso lo scampolo di stagione 2018-2019 in maglia rossonera con appena un gol e due assist all’attivo in 17 presenze ufficiali. Poi, con il passare del tempo, il classe ’97 ha faticato a trovare spazio e continuità sia con Giampaolo che con Pioli. Nell’ultima finestra invernale di mercato la possibilità di un addio era concreta.
In Italia, del resto, non mancano gli estimatori nei confronti del centrocampista: accostato prima alla Roma dopo gli apprezzamenti di Paulo Fonseca, convinto di poter sgrezzare il talento verdeoro, piace in particolar modo alla Fiorentina, con Rocco Commisso e Beppe Iachini che avrebbero gradito la possibilità di cercare il rilancio di Paquetá già nella seconda fase della stagione in corso. Il Milan non fa sconti e vorrebbe venderlo a non meno di 30 milioni, per quanto la sua quotazione attuale si aggiri sui 20. Le volontà del giocatore, come quelle della dirigenza rossonera, sono note: ora la prossima mossa spetta agli acquirenti.
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