Cultura

Davanti al mare: Il libro di poesie di Ennio Meloni

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Davanti al mare è il titolo del libro che contiene le poesie scritte da Ennio Meloni tra il 2010 e il 2017.  Pubblicato di recente, il testo, sarà presto presentato ai lettori.

“Nato a San Vito alla fine degli anni quaranta, Ennio Meloni, vive da tempo a Gonnesa dove ha fondato e presiede l’Associazione culturale “Radici e ali” che, tra l’altro, organizza il concorso di poesia Le strade della poesia.

Già autore di una raccolta di poesie pubblicata nel 2009 intitolata Centellino amore, ha pubblicato qualche racconto breve e alcune sue poesie sono state pubblicate su raccolte poetiche e riviste”.

Che cosa è per te la poesia?

“Scrivere poesia – dice Meloni – è uno dei modi più alti per rappresentare le emozioni umane in modo così da lasciarne traccia su carta affinché altri possano accedervi”.

Davanti al mare contiene circa sessanta poesie che hanno per oggetto l’amore, un’opera poetica dedicata alla moglie Barbara.

Il libro è intitolato Davanti al mare poiché molte delle poesie scritte nel tempo dall’autore e poi ora inserite nella raccolta, sono state scritte proprio davanti al mare, ovvero “parlando con il mare dal parcheggio della spiaggia di Funtanamare”.

“Oltretutto – prosegue Meloni – in moltissime poesie c’è il mare. Attraverso il mare io parlo delle emozioni e, una delle mie poesie si intitola proprio Davanti al mare, esattamente come il nome dato al libro”.

Un libro diviso in tre parti, ognuna delle quali prende il titolo dalla prima delle poesie contenute.

Da quanto tempo scrivi poesie?

“L’interesse verso la poesia risale a parecchio tempo fa ovvero agli anni ottanta ma, ho cominciato a scrivere costantemente poesie all’incirca dal 2007.

Scrivere poesie – spiega Ennio –, per me, ora, è una cosa naturale. Io scrivo quando sento un’emozione che bussa e ne scrivo subito e di getto ma, dopo averla riletta, la lascio li qualche giorno e poi, comincio a lavoraci e a limarla lavorando sulle parole, sul loro ritmo, sui versi e sul loro colore emotivo. In genere dopo circa un mesetto, rivedo quello che ho scritto e ricomincio. Posso assicurarti – dice Meloni – che non si finisce mai di “limare” una poesia”.

Un libro che nasce anche per l’incoraggiamento e la collaborazione di Ottavio Olita sia in fase di redazione, è sua la “prefazione” che di selezione. “Conto a breve, anche con Ottavio, di presentarlo ai lettori” dice Meloni.

L’opera è stata pubblicata dalla casa editrice “RPlibri”, presso la quale è anche possibile ordinare il libro, curata e diretta da Rita Pacilio, pluripremiata scrittrice e poetessa.

In Italia già si legge poco, oltretutto, perché alla poesia è dedicato così poco spazio?

“La poesia non è sicuramente un genere di accesso immediato. Leggere una poesia e entrarne in sintonia non è sempre semplice, oltretutto, descrivere in breve e con poche parole un sentimento in modo che l’emozione che ne deriva possa trasmettersi a chi legge non è né semplice né immediato. Trovare le giuste parole è il segreto che chi scrive insegue.

Come vedi il futuro della poesia? Pensi che le nuove generazioni di lettori possano apprezzare?

“Io penso che ci sarà molto spazio per la poesia, questo perché vedo che in questo mondo in crisi dove aumentano le sofferenze (e nella crisi e nella sofferenza c’è spazio, per chi trova le giuste parole, per la poesia) ci sono persone che sentono il bisogno di scrivere e documentare altre, si spera, interessate a leggerne. Una mia cara amica poetessa mi disse una cosa molto vera (scrivi, perché parte del dolore resta sulla carta e questo e terapeutico e ti aiuta a capire ed a venire a capo del dolore). Uno sente delle parole che bussano, le scrive, e poi rileggendo quelle stesse parole si accorge che aiutano a comprendere meglio quello che sente e il peso che si porta dentro”.

 “In programma – conclude Meloni – sicuramente per il futuro, la pubblicazione di altre opere poetiche”.

di Luca Norco

 

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