ROMA – Prezzo dell’oro in calo questa mattina sui mercati delle materie prime: il metallo prezioso con consegna a giugno passa di mano a 1.971,10 dollari l’oncia con un calo dello 0,76%. Mercati azionari del Vecchio continente in genere poco sopra la parità dopo l’avvio di Wall street: le Borse migliori sono Londra e Amsterdam che salgono di oltre mezzo punto percentuale, con l’indice Ftse Mib a Milano che cresce dello 0,5%. Leggermente positiva anche Parigi (+0,4%), mentre Francoforte si muove piatta e e Madrid cede lo 0,5%. Deboli Ubs e Credit Suisse che perdono il 3% dopo l’avvio da parte della Procura svizzera di un’indagine ‘conoscitiva’ sull’operazione mediata dal governo elvetico per l’acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs. In rialzo invece dell’1,7% a Francoforte Deutsche Bank.
A due velocità il listino di Mosca, con l’indice Moex in rubli che sale dell’1%, mentre l’Rtsi in dollari scende dello 0,4% con il prezzo del gas che prosegue il suo rimbalzo in aumento del 4% toccando anche quota 50 euro al Megawattora. In questo caso il metano è aiutato anche dalla corsa del petrolio dopo l’annuncio della riduzione di produzione da parte dell’Opec+, con il greggio in crescita del 6% sugli 80 dollari al barile. In lieve aumento lo spread Btp-Bund a 10 anni su quota 185 punti base. In questo clima in Piazza Affari con l’aiuto del greggio Saipem e Tenaris salgono del 5%, con Eni in aumento del 4,7% a 13,5 euro. Molto bene anche Unicredit che cresce del 3,8% quota 18 euro dopo aver definito le modalità per l’esecuzione della prima tranche del programma di acquisto di azioni proprie. In aumento dell’1% Tim che riprende i tre euro, mentre appare debole Iveco che scende del 2,4% a quota 8,5 euro.
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