Per la prima volta anche il Comune di Sant’Antioco, guidato da Ignazio Locci, si dichiara contrario, formalizzando un parere tecnico, alla realizzazione del nuovo ponte e della circonvallazione Sant’Antioco-Calasetta, opere infrastrutturali inserite nel Piano Sulcis. Proprio i giorni scorsi gli Uffici comunali competenti hanno trasmesso il parere negativo alla realizzazione delle opere così come deliberato all’unanimità dal Consiglio Comunale il 06/03/2018. Tale decisione è stata presa perché gran parte della comunità antiochense ha manifestato di essere contraria al nuovo ponte e alla circonvallazione. Al diniego sul progetto, l’amministrazione lagunare proponeva la realizzazione di una “circonvallazione leggera e alterativa, più adeguata al contesto paesaggistico, sociale ed economico”, nonché la “ristrutturazione e la riqualificazione dell’attuale ponte esistente”. In tal modo, le economie derivanti dalla modifica progettuale devono essere destinate, tra le altre cose, al miglioramento e alla messa in sicurezza dell’accesso di Sant’Antioco, alla riqualificazione di Santa Caterina e a un programma di lavori che metta in luce, dandole l’attenzione che merita, l’antica strada romana che costeggia l’istmo.
“Abbiamo trasmesso, avvalendoci delle possibilità concesse dal procedimento – spiega il Sindaco– il parere negativo alla realizzazione delle opere, motivandolo da un punto di vista tecnico. Si tratta, infatti, di opere in contrasto con gli strumenti urbanistici vigenti, che non possono essere considerate di “interesse nazionale” per evidenti vizi di cui non tengono erroneamente conto gli enti proponenti. Noi andremo avanti fino alla fine. Ovvero fino a quando non verrà bocciato questo progetto scellerato. Diamo per scontato che diverse Direzioni Generali della Regione Sardegna dicano No, esattamente come ha fatto il Comune che rappresento. Diversamente violerebbero la legge. Oltre agli aspetti tecnici, va considerato che queste opere, fastidiosamente calate dall’alto nonostante la contrarietà manifestata dalla popolazione antiochense, produrrebbero una serie di danni economico-sociali enorme, senza portare alcuna ricaduta e beneficio sia a Sant’Antioco, sia all’intero territorio. Di un nuovo ponte – conclude il primo cittadino – e di una circonvallazione che distruggerebbero lo splendido contesto paesaggistico esistente non si è mai avvertita l’esigenza”.
Si potrebbe dire “meglio tardi che mai”, considerato che il progetto è ormai datato e l’amministrazione comunale non aveva mai preso una posizione chiara.
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