MODENA – “Ti invio un augurio affettuoso per i tuoi dieci anni! Ho saputo del tuo programma presidenziale esposto a scuola e del successo ottenuto: è un buon inizio per un altro traguardo”. Sono le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al piccolo Mattia, studente della scuola primaria Saliceto Panaro di Modena, a pochi giorni dal suo decimo compleanno. Colpito da una grave disabilità fisica che gli impedisce un completo utilizzo degli arti e della parola, ma non di partecipare attivamente alla vita della classe, lo studente aveva espresso nelle scorse settimane, in occasione di un incontro didattico nell’aula del consiglio comunale modenese, l’interesse per la figura del presidente della Repubblica e il desiderio di ricoprire, “un giorno”, quell’incarico.
Il messaggio del presidente è stato letto nel pomeriggio di oggi dalla prefetta, Alessandra Camporota, che proprio al Quirinale aveva segnalato la vicenda di Mattia. Una festa a sorpresa, organizzata dalla scuola, è stata l’occasione per condividere con i compagni di classe, le maestre e il personale scolastico, le parole del capo dello Stato. All’incontro hanno preso parte anche il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e il presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi, che dell’iniziativa è stato promotore. Accompagnato nel suo percorso scolastico da una maestra e da un’educatrice, Mattia è in grado di formulare semplici e brevi parole tramite uno specifico software per la comunicazione, adoperato con l’ausilio del personale che quotidianamente lo assiste e dei familiari.
È in occasione di un recente incontro didattico promosso dalla presidenza del Consiglio comunale, dedicato all’avvicinamento dei più giovani al funzionamento del Comune e alla vita politica della città, che lo studente ha dato prova di grande passione civica e sensibilità politica. Durante un dibattito, infatti, Mattia ha espresso il desiderio di vedere migliorata l’accessibilità ai servizi cittadini per le persone con difficoltà motorie. In particolare, ha condiviso “la necessità di potenziare gli accessi al trasporto pubblico”, prevedendo per esempio negli autobus l’installazione di pedane che possano agevolare le entrate e le uscite dei passeggeri.
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