Lunedì 6 marzo 2023 in due versioni (Araba e Spagnola) di France 24 sono apparsi due differenti show organizzati a favore del terrorismo internazionale e del separatismo in Africa.
Il primo è stato animato dal giornalista Wassim Nasser che è riuscito, come lo afferma lui in diretta, ad ottenere (con quali mezzi?) un’intervista esclusiva all’algerino Abou Obeida Youssef Al-Annabi, leader terrorista di Al-Qaeda nel Maghreb islamico (AQMI), branca saheliana di Al-Qaeda basata in Algeria. Così i giornalisti di una tv pubblica francese negoziano con un terrorista che da molti anni mette in fuoco e lutto il Sahel, un super ricercato dal mondo (7milioni di dollari dagli USA di ricompensa per dare informazioni su di lui) e dall’esercito francese e questi giornalisti sanno dove sta.
Per molto tempo sono state fornite prove che la Francia sia all’origine della destabilizzazione del Sahel. Infatti, i paesi come il Mali e il Burkina hanno ufficialmente accusato France 24 di fungere da staffetta per i terroristi di AQMI. Questo è il motivo per cui il Mali ha denunciato all’ONU la complicità della Francia con i terroristi, e all’epoca ha sospeso le trasmissioni Radio France Internationale (RFI) e France 24.
Il secondo show teleguidato anche da Algeri, invece, è stato animato, nella versione spagnola, come al solito, con l’espressione di simpatia per i miliziani Polisario armati e sostenuti dall’Algeria e che hanno nesso stretto con i terroristi nel Sahel e in sud Algeria secondo diverse testimonianze e prove. Affrontando in modo distorto la questione del Sahara Marocchino, la conduttrice Natalia Plazas pretende di riassumere al pubblico iberico e latinoamericano di France 24 un conflitto artificiale vecchio. Ma lo fa solo in modo parziale. La stessa falsità dei miliziani del Polisario e dell’Algeria era il menù principale del show, lamentando il sostegno dato al Marocco, in particolare da Spagna, Stati Uniti e Germania o i paesi asiatici, africani e sudamericani.
Questa nuova presa di posizione di France 24 si coincide però con la pubblicazione di una serie di articoli pubblicati da esperti di fama mondiale, organismi indipendenti, per allertare la comunità internazionale sulle manovre di Iran e Russia in Algeria, con la fornitura di droni ai miliziani Polisario.
Si tratta dell’apertura da parte della Russia di un nuovo fronte di guerra per procura in Africa e per l’Iran di un altro campo di espansione della sua ideologia terroristica in questo continente.
È ancora inquietante che la Francia, che vuole essere amica del mondo nel contesto della guerra contro i gruppi terroristici, sia quella che dà a questi fuorilegge la possibilità di comunicare la loro propaganda e far passare i loro macabri messaggi.
È giunto il momento che il mondo apra finalmente gli occhi sulle inaccettabili manovre francesi in Africa.
Di Belkassem Yassine
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