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Sanremo 2023, Toti risponde a Salvini: “Il Festival non è solo canzonette”

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GENOVA – “Chi derubrica il Festival di Sanremo a un palco di ‘sono solo canzonette’, per dirla con Bennato, credo che non capisca la portata dell’evento che ha costruito in 73 anni il palco dell’Ariston, da cui sono partite importanti denunce, da cui ci si è occupati di uno spaccato sociale del Paese, un palco che è stato calcato persino dal segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica, Michail Gorbaciov”. Lo ha affermato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, commentando le critiche del leader della Lega Matteo Salvini per l’intervento di Zelensky al Festival di Sanremo e il monologo di Benigni sulla Costituzione.

“Io – ha sottolineato il governatore ligure – ero in sala con il presidente Mattarella a sentire il monologo sull’articolo 21 e ho trovato un bello spettacolo quello di Benigni: penso che la Costituzione la si ricordi ovunque, oltre a essere stato un grande momento di teatro, come sempre quando Benigni calca un palcoscenico. Detto questo – ha concluso Toti – il Festival di Sanremo vive anche di polemiche, da Blanco che prende a calci i fiori a chi si divide su Benigni, se non ci fossero sarebbe un Festival che passa inosservato e sarebbe assai più triste”.

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