FIRENZE – “La mafia non ha soltanto prodotto enormi danni al mezzogiorno d’Italia, la mafia è stata anche stragista, quindi era doveroso questo omaggio nel momento in cui lo Stato ha dimostrato di essere all’altezza e ha catturato Messina Denaro. Era doveroso da parte nostra rivolgere la memoria a quelle che furono le vittime di questa strage per ripensare cosa sono stati questi anni ma pure per immaginare un punto di svolta per una società che sia assolutamente legalitaria. Non bisogna mai abbassare la guardia, bisogna andare avanti e partire dalla memoria di ciò che è stato”.
Lo ha detto il ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano oggi a Firenze, dove si è recato in via dei Georgofili, nel luogo teatro dell’attentato del 27 maggio 1993, di cui quest’anno ricorre il trentesimo anniversario. Sangiuliano ha posato un mazzo di rose rosse davanti all’opera di Andrea Roggi ‘Albero della pace’. “Nel momento in cui lo Stato ha dimostrato di essere all’altezza e ha catturato Messina Denaro – ha scritto poi Sangiuliano su Twitter – era doveroso rendere omaggio alle vittime dei Georgofili per ripensare a quanto accaduto all’epoca e immaginare un punto di svolta per una società nella piena legalità”.
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