NEW YORK – La società madre di Facebook, Meta, ha accettato di pagare 725 milioni di dollari per risolvere una class action contro il gigante social per aver ceduto dati dei suoi utenti alla società Cambridge Analytica, senza il loro consenso.
L’azione legale collettiva è stata avviata nel 2018 dopo che Facebook ha rivelato che le informazioni di 87 milioni di utenti erano state condivise in modo improprio con Cambridge per influenzare la campagna politica del 2016 a favore soprattutto dell’ex presidente Donald Trump.
Cambridge Analytica, dopo lo scandalo, ha chiuso. Come parte dell’accordo FTC (Federal Trade Commission), Meta ha implementato una nuova supervisione delle pratiche e degli accordi sui dati e sulla privacy, inclusa una ristrutturazione del suo consiglio di amministrazione.
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