ROMA – “Ricordo molti di voi perché ho frequentato moltissime occasioni riferite a sagre ed incontri. Le iniziative sul territorio mi vedono da sempre protagonista, non solo per rappresentanza politica, bensì per piacere di conoscenza e apprezzamento”. Questo l’incipit del breve intervento del vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, giunto all’Ergife Palace Hotel di Roma sul finale della festa per i Sessant’anni di Unpli.
La tutela del Made in Italy è sempre in primo piano: ”Vorrei sapere com’è possibile che in Slovenia venga prodotto l’aceto balsamico di Modena – afferma Salvini – Voi delle Pro Loco siete garanti della preservazione di alcune nostre reali unicità. Ogni anno svariati miliardi di euro sono sottratti indebitamente ai nostri imprenditori da marchi farlocchi che si appropriano del buon nome dei nostri prodotti originali”.
Salvini saluta con una battuta: “Anni fa in una trasmissione tv mi è stato consigliato di abbandonare la carriera di ministro ed intraprendere quella di rappresentante delle Pro Loco italiane, data la mia conoscenza molto profonda di molte tradizioni culinarie della nostra bella Italia. Non lo trovai assolutamente un insulto, anche se era evidente all’epoca l’intento provocatorio. Cosa c’è di male ad apprezzare tanti bei posti, cibi e vini del nostro territorio? E poi voi mi volete male, perché per un uomo perennemente a dieta come me, ricevere inviti continui è una tentazione a cui è impossibile resistere”.
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