Continuano le prese di posizione sull’atto aziendale che modificherà gli assetti dei servizi ospedalieri e sanitari nel Sulcis Iglesiente.
Si dichiarano preoccupati i componenti del gruppo “Carbonia Avanti” che in una nota scrivono che sia indispensabile “avanzare una proposta che abbia come unico obiettivo quello di risollevare i livelli qualitativi della sanità nel Sulcis Iglesiente, in particolare per ciò che riguarda il trattamento delle urgenze; delle attività programmate; dei servizi territoriali; in modo concreto e realistico senza tentare di camuffare la realtà con sogni che al momento non hanno e non possono trovare alcun concreto riscontro.
L’attuale proposta di atto aziendale non risponde affatto a tali obiettivi dal momento che propone di organizzare al ribasso due mezzi ospedali: il Sirai e il CTO con la convinzione che ciò produca come risultato un intero ospedale.
Non è assolutamente cosi! Due mezzi ospedali restano sempre due mezzi ospedali destinati ad abbassare ulteriormente i livelli di erogazione dei servizi, sia del trattamento delle emergenze che delle attività programmate. A ciò si aggiunga, cosa ben nota e riscontrabile dalle cronache quotidiane, l’affannarsi continuo della dirigenza ASL dei soggetti politico-sociali e delle comunità locali, per scongiurare finanche la chiusura dei servizi quando semplicemente, per qualsiasi motivo, si assenti qualche professionista sanitario.”
Appare impensabile per “Carbonia Avanti” anche “continuare a strutturare le strutture del Sirai e del CTO come due silos organizzativi, con due UU.OO. di Chirurgia Generale, due di Ortopedia e Traumatologia e due Pronto Soccorso, rappresenta un tradimento politico nei confronti dei cittadini che porterà unicamente al risultato di perdere altri servizi. Poiché i silos organizzativi, quando sono tali, tendono a ragionare in modo autonomo e a cercare di ottimizzare il proprio funzionamento anche quando il loro interesse particolare può andare a scapito del funzionamento complessivo dell’organizzazione. Nonché, conseguentemente, a ricercare un’ottimizzazione locale a scapito di quella globale. D’altronde, i bassissimi volumi di attività di molte UU.OO. presenti nei nostri due “ospedali silos”, che sono fisiologicamente portati a ragionare in un’ottica di separazione, non ci consentono più di negoziare ulteriori risorse umane.”
Tra le proposte avanzate quella di “cominciare a ragionare in termini di progettazione di un Presidio Ospedaliero unico senza per questo far prevalere le paure di perdere pezzi o professionalità per l’una o l’altra città.” Quindi si dicono pronti a sostenere “la posizione del sindaco Pietro Morittu e di tutti i sindaci che intendono impegnarsi consapevolmente a sostegno del rafforzamento dei livelli di erogazione dei servizi sanitari nel Sulcis Iglesiente e perciò bocciano la proposta avanzata dall’azienda.”
Ma per una posizione di dissenso arrivano invece le congratulazioni della consigliera Comunale e Coordinatrice provinciale Lega Sardegna, Monica Atzori che ringrazia “l’ Assessore Regionale alla sanità Mario Nieddu e la Dott.ssa Campus per l’attenzione dimostrata verso il reparto di Emodinamica dell’ Ospedale Sirai di Carbonia. Nell’atto aziendale in corso di predisposizione il suddetto reparto passerà da Struttura Semplice a Struttura Semplice a valenza Dipartimentale, come era prima. Non si tratta di una differenza di poco conto. Questa “promozione” renderà la struttura del Sirai più appetibile da parte di nuovi professionisti disposti a trasferirsi nel nostro territorio. Il reparto di Emodinamica del Sirai è sempre stata una struttura di eccellenza e merita tutte le attenzioni del caso. Grazie all’ On. Michele Ennas per aver dato il giusto peso alla tematica.”
Fonte: comunicati stampa
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