Un poeta, un borgo suggestivo e nove artisti. Sono questi i principali ingredienti che hanno dato vita all’idea: Orlando Biddau “Principe di Planargia” Mostra itinerante tra le vie del borgo. L’evento speciale si terrà all’interno della due giorni – 17 e 18 settembre 2022 – di Modolo Festival: musica arte e cultura nel borgo, alla sua seconda edizione.
All’interno del nutrito calendario di eventi – musicali, culturali e di incontri fatti di letture di libri e laboratori per adulti e i più piccoli – saranno infatti animate anche le strade e le piazze del paese.
Uno di questi eventi speciali è proprio la mostra dedicata a Orlando Biddau, illustre poeta di Modolo, conosciuto anche a livello nazionale. Già lo scorso anno, durante la prima edizione della manifestazione, gli era stato dedicato un evento nel quale era stato ricordato attraverso le parole dei suoi amici. Per questa seconda edizione del Festival si è pensato a un appuntamento speciale, in grado di omaggiare al meglio il suo alto profilo di poeta.
Chi sono i 9 artisti della mostra Biddau. Saranno ben 9 gli artisti che hanno realizzato le loro opere lasciandosi ispirare dai testi delle poesie di Biddau. Ogni opera sarà dunque accompagnata dal testo poetico dalle quali hanno avuto la genesi: si passerà così dal verso all’opera pittorica.
Gli artisti sono Simone Dulcis, Nilla Idili, Letranger, Inveloveritas, Alberto Marci, Daniela Nobile, Marco Pili, Valerio Pisano, Maria Jole Serreli.
In questa speciale occasione Orlando Biddau sarà protagonista con le sue poesie tratte dalla raccolta L’inverno inconsolabile. Le opere verranno installate su porte e finestre del suggestivo percorso che il pubblico potrà seguire nel borgo. Inoltre, domenica alle ore 17 una performance itinerante animerà il percorso Biddau con un racconto musicale e poetico che vedrà protagoniste/i le voci di Valentina Sulas, Ambra Pintore, Fausto Siddi, Manuela Sanna e Federico Valenti alla chitarra, Roberto Scala alla fisarmonica, Giorgio Rizzi voce e percussioni.
Un inedito omaggio al poeta originario di Modolo dunque, legato intimamente al borgo. Definito “scomodo” da Attilio Mastino, che ne ha tracciato inquietudini e tormenti, ma soprattutto ne ha esaltato la raffinata poetica e l’originalità.
Gli ideatori della mostra. L’artista bosano Mariano Chelo, ideatore della mostra insieme a Roberta Locci, amico del poeta, e conoscitore dell’opera poetica lo ricorda così: «regalava il mondo agli amici, ad ognuno assegnava un regno. Per sé aveva lasciato la Planargia. Viveva in piena coerenza con la sua poesia: si inchinava ad annusare il profumo della terra…».
Roberta Locci, ideatrice della mostra e anche curatrice della performance spiega: «Scarpe bianche ad indicare un cammino poetico e artistico, Un nuovo immaginario nasce dalle performances. Ho lavorato sulla trasposizione fisica dell’emotività che veniva fuori dalle poesie. Aspetti universali sulla natura e il carattere umano sono stati la base per la costruzione delle performances. L’uomo al fronte, la guerra, la nostalgia e il desiderio del ritorno… la mancanza, la veglia, esserci seppur in assenza. C’è l’amore andato via, e la ricerca di un nuovo punto di riferimento che viene accompagnato dalla musica di una fisarmonica. Ritrovi nelle sue poesie delle traiettorie che si ripetono… Segno di assenza, ma anche di presenza».
Ambra Pintore: «La poesia di Orlando Biddau ha un futuro oltre le parole. Il mio grazie va ai nove artisti/e che hanno accettato di fare questo viaggio con noi. Che la poesia di Biddau riviva oggi attraverso le loro opere e installazioni dà senso a tutto il progetto di Non Fermiamo la Tradizione. Questa è la nostra missione, dare vita oggi a gesti creativi nel mondo dell’arte, della musica e della cultura partendo dalla conoscenza profonda di chi siamo stati e di chi prima di noi ha seminato e creato bellezza.»
L’Itinerario della mostra e i suoi artisti:
1 – “L’idioma e l’idillio” di INVELOVERITAS, via Roma 9;
2 – “Veglia” di LèTRANGER, via Roma 23;
3 – “Quale corimbo d’edera” di DANIELA NOBILE, via dei Mulini 21;
4 – “L’acqua ai piedi” di SIMONE DULCIS, via Santa Croce 2;
5 – “L’approdo” di VALERIO PISANO, via Roma 30;
6 – “Dove vanno le formiche” di NILLA IDILI, via Roma 35;
7 – “Commiato” di ALBERTO MARCI – via Roma 44;
8 – “Dialogo” di MARIA JOLE SERRELI, vico Roma 49/50°;
9 – “Lontano da te più vicino” di MARCO PILI, via Roma 63.
Fonte: comunicato stampa
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