Un cittadino ci racconta la sua odissea nella sanità della Sardegna
In Sardegna, non è possibile eseguire una risonanza con e senza contrasto al cuore, sia tramite servizio sanitario pubblico sia da privato.
È questo che si trova ad affrontare un cittadino che ha urgenza di effettuare questo esame. Secondo quanto dichiarato dal CUP (centralino unico di prenotazione N.d.R.), l’unica struttura, in tutta la Regione sarda, che può effettuare questo esame a pazienti esterni sarebbe l’Ospedale San Michele (meglio conosciuto come il Brotzu) di Cagliari. Telefonando al CUP la prima disponibilità, attraverso il servizio sanitario pubblico, sarebbe nel marzo del 2023.
Mentre da privato, ci sarebbe forse la possibilità di prenotarlo fra un mese e mezzo al costo di circa 380 euro. Il condizionale è d’obbligo perché a quanto pare, in questo periodo alcuni macchinari sarebbero in manutenzione e quindi inutilizzabili. Anche all’Ospedale Sirai di Carbonia è impossibile effettuare la risonanza perché, anche se ci sono i macchinari, in servizio ci sono solo 4 radiologi che fanno turni di 24 ore e quindi non sono in condizioni di servire l’esterno.
Quella che vi stiamo raccontando non è una storia inventata ma è il calvario di un cittadino, Francesco, (nome di fantasia N.d.R.) che da quando gli è stato prescritto questo esame circa un mese fa, ha provato a interpellare tutti gli ospedali sardi e anche tutte le strutture private nella disperata speranza di poter esercitare un suo diritto.
Purtroppo abbiamo appurato personalmente che tutto quello che Francesco ci ha dichiarato corrisponde al vero perché oltre a non essere l’unico cittadino sardo a dover affrontare questi disagi, abbiamo provato a simulare personalmente una prenotazione per questo esame.
L’unica alternativa per Francesco sarebbe quella di prendere un aereo e partire, dopo aver prenotato una risonanza a pagamento, fuori dalla Sardegna. Calcolando che questo tipo di esame ha un costo di circa 980 euro (prezzo da privato cittadino per effettuare risonanza in un ospedale di Milano), più un costo medio di un biglietto aereo di 140 euro, senza aggiungere il costo di un eventuale albergo, si andrebbe a spendere mediamente sui 1200 euro.
Abbiamo posto il quesito all’assessore della sanità sarda Nieddu e al Direttore Generale e al Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera Brotzu, in più abbiamo mandato una mail anche all’ufficio stampa sempre del Brotzu. Purtroppo nessuno di loro, a oggi, ci ha risposto.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Ajonoas
Foto di copertina: web
Comment here