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CORONAVIRUS: DOBBIAMO CAMBIARE ABITUDINI ANCHE NEI CONFRONTI DEI NOSTRI AMICI ANIMALI? LO CHIEDIAMO ALLA DOTT.SSA LAURA SOLLAI

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In questo periodo fatto di restrizioni, si stanno diffondendo molte false notizie che contribuiscono ad alimentare le fobie e le incertezze di ognuno di noi. Le fake che spopolano sui social creano sconforto e confusione. Una fra le peggiori è sicuramente quella che gli animali domestici possano essere gli “untori” del COVID-19 nell’uomo.

Queste gravi affermazioni hanno innescato nelle persone più fragili, sicuramente meno informate e soprattutto poco sensibili, l’abbandono di molti animali domestici. Gli esperti affermano che i nostri animali non sono pericolosi per l’uomo. Quindi possiamo continuare ad amarli e rispettarli come sempre. D’altronde, chi considera il proprio amico animale come un membro della famiglia, difficilmente l’abbandona, anche se ci fosse una rischio reale di contagio.

In questa intervista abbiamo chiesto alla Dott.ssa Laura Sollai di rispondere a dei quesiti comuni che in questo periodo tutti ci poniamo.

Chi è la Dott.ssa Sollai

La Dott.ssa Solai gestisce insieme alla Dott.ssa Stefania Ferrau, la clinica “Centro Veterinario Medio Campidanohttps://www.centroveterinariomediocampidano.it/.

Laureata nel 2011 presso la facoltà di Medicina Veterinaria di Sassari si interessa di Pronto Soccorso, alla Chirurgia e Traumatologia, Medicina interna e Diagnostica per Immagini. Attualmente frequenta l’ultimo anno della Scuola di Specializzazione in “Etologia Applicata e Benessere Animale” della Facoltà di Veterinaria “Federico II” di NAPOLI. E’ inoltre Veterinario aziendale abilitato CLASSY FARM.

L'intervista

D: Che ruolo hanno gli animali in questa fase tanto difficile?                                  

R: I nostri animali domestici, non hanno alcun ruolo nella trasmissione del virus, questo ormai è assodato. Possono “trasportarlo” esattamente con la stessa probabilità con cui noi lo possiamo aver attaccato ai vestiti o alle scarpe quando usciamo. A meno che qualcuno non gli starnutisca o espettori direttamente sopra. L’unico loro ruolo è quello di essere i nostri migliori amici/ compagni di vita, fedeli e devoti, e come tali abbiamo il dovere di rispettarli.

D: Possiamo abbracciare e accarezzare i nostri amici animali? Eventualmente dobbiamo prendere degli accorgimenti?                                                  

R: Possiamo continuare ad avere lo stesso rapporto affettivo con loro, avendo cura di rispettare le norme igieniche essenziali (come sempre dovrebbe essere d’altronde)

D: Ci sono pericoli per gli anziani e i bambini?                                     

R: Assolutamente No! Come risposto alla precedente domanda, occorre avere solo più attenzione nell’igiene. Esattamente come si ha per gli oggetti fuori casa, sicuramente lavarci le mani prima di stropicciarci naso, bocca e occhi è sempre consigliato.

D: È vero che nelle ultime settimane sono aumentati gli abbandoni proprio in seguito alle misure di contenimento? Perché?                                                     

R: I media hanno trasmesso notizie contrastanti. In Cina, in seguito all’isteria collettiva e alla fobia di contrarre la malattia si sono registrati diversi casi. In Italia inizialmente si prospettava la stessa tragica evenienza ma “parrebbe” essersi arginata un attimo la situazione. Comunque è sempre legato alla grave ignoranza della persona in questione, e in Sardegna ne abbiamo diversi esempi ogni anno, indipendentemente dal coronavirus.

D: Che fare se in questo periodo i nostri animali devono essere vaccinati? È meglio aspettare?                                                                                                

R: Le vaccinazioni annuali degli adulti (richiami) possono tranquillamente essere rimandate. Diversa la questione per i cuccioli che devono iniziare /completare il protocollo vaccinale. In questo caso il rapporto rischio-beneficio dell’aspettare, pende troppo dalla parte del rischio e quindi è meglio procedere. Tutto ciò che è rimandabile può esservi comunque chiarito telefonicamente dal vostro veterinario.

D: Ora parliamo della passeggiata. Con l’ultimo decreto, sono aumentate anche le restrizioni. Si può uscire solo vicino a casa nell’arco di 200 metri dalla propria abitazione. Che consigli si sente di dare ai proprietari degli gli animali “irrequieti” abituati a fare attività per scaricare l’eccitazione e che ora sono costretti a limitare le uscite?

Si può “potenziare” la nostra breve passeggiata con giochi di attivazione mentale che possono essere eseguiti tranquillamente anche a casa. Per i più attivi/sportivi si può riorganizzare un’attività di gioco casalingo (che sia in appartamento come in giardino) con un po’di fantasia e buona volontà. Ricordiamoci che i nostri amici non hanno tanto bisogno di SPAZIO quanto di TEMPO da trascorrere insieme. Il cane soprattutto è un animale sociale. Chi di voi è seguito da un educatore/addestratore, può lavorare col proprio amico anche a distanza con i consigli del professionista.

D: Come pulire le zampine dei nostri cani dopo la passeggiata?                              

R: Sicuramente meglio NON improvvisare e NON seguire le varie contrastanti nozioni del web. Consigliamo un po’di acqua e sapone (per cani! Ricordiamoci che non hanno il nostro Ph cutaneo) piuttosto che l’uso smodato di disinfettanti aggressivi che possono portare a gravi problematiche. È importante anche asciugare bene i piedini perché l’umidità, a sua volta, predispone alle pododermatiti.

D: In molti in questi giorni si sono chiesti se sia possibile uscire per portare il cane, o il gatto, dal veterinario per fare delle visite.

R: Assolutamente possibile per le visite urgenti/ emergenze o questioni improrogabili. La cosa da fare è sentire telefonicamente il veterinario e prendere appuntamento per evitare il sovrapporsi di visite e quindi sovraffollamento in sala d’attesa. In caso di contemporaneo arrivo per emergenze, il veterinario, valuterà in base alla gravità, chi passa per primo e come gestire gli ingressi. Ognuno di noi è comunque attrezzato, secondo le direttive ministeriali e della FNOVI (federazione nazionale ordini veterinari italiani), con i presidi adeguati per contenere i contagi e quindi i contatti con le persone.

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