“Dopo due anni di pandemia e una riforma sanitaria attuata solo sulla carta, la sanità regionale è allo sbando. Nel frattempo le istituzioni competenti vengono viste dai cittadini come entità sempre più lontane, incapaci di dare risposte alla popolazione. Chiaro esempio di questo sentimento di impotenza è la battaglia legale portata avanti da alcuni cittadini di Calasetta che, per chiedere il ripristino del servizio di medico di base nella cittadina di 2.900 anime, hanno fatto ricorso alle vie legali, purtroppo senza successo. Il ricorso è stato rigettato e i cittadini di Calasetta sono stati condannati a rifondere le spese relative a una causa che avevano avviato con un unico intento: avere nuovamente un medico di base a Calasetta e non dover essere più costretti a viaggiare sino a Carloforte per una visita”.
“Non entriamo nel merito della vicenda giudiziaria – spiegano i consiglieri regionali del M5S – ma raccontiamo questa storia perché crediamo sia un chiaro esempio del cortocircuito innescatosi a livello regionale, dove i cittadini non sanno più a chi rivolgersi per poter ottenere diritti garantiti dalla Costituzione e oggi spazzati via dall’immobilismo dell’ente regionale”.
Così i consiglieri regionali del M5s Alessandro Solinas, Roberto Li Gioi, Michele Ciusa, Desirè Manca hanno presentato un’interrogazione al Presidente della Regione e all’assessore alla Sanità Nieddu per chiedere quali azioni intendano mettere in campo affinché il Comune di Calasetta possa tornare ad essere un luogo in cui viene concretamente garantito, h24, il diritto di accesso alle cure e il diritto alla salute della popolazione.
“Alla luce di questa situazione chiediamo, oltre naturalmente il fatto che venga rispettato il diritto alla salute dei residenti, che l’Assessorato alla Sanità garantisca l’avvio di interlocuzioni con la comunità, volte a limitare, nel pieno rispetto dei propri obblighi e considerate le proprie prerogative, l’impatto che i risvolti di questa vicenda possono avere”.
Fonte: comunicato stampa
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