Il Consiglio Regionale ha approvato la finanziaria da 9,5 miliardi di euro.
“Una Finanziaria coraggiosa, che va incontro alle esigenze delle famiglie e delle imprese sarde, con particolare riguardo per quelle agricole e zootecniche duramente colpite dall’aumento del costo delle materie prime e, nel caso di quelle cerealicole e ortofrutticole da eventi climatici straordinari. Abbiamo messo in campo risorse per lo sviluppo distribuendole su diversi settori di intervento con l’obiettivo primario di incidere positivamente e in maniera concreta e duratura sul tessuto economico e sociale della Sardegna, a tutela delle nostre ricchezze. Nel contempo, abbiamo una legge di bilancio che per la prima volta combatte, con strumenti economici veri, mali atavici come lo spopolamento e l’isolamento dei territori, favorendone la rinascita e accrescendone l’attrattività”. Ha detto il Presidente della Regione Christian Solinas, commentando l’approvazione della Finanziaria da parte del Consiglio Regionale. “Non abbiamo trascurato le categorie più deboli e i settori maggiormente colpiti dalla pandemia, a cui abbiamo prestato la massima attenzione. Oggi la Sardegna può contare su uno strumento finanziario che tende la mano ai territori e alle nostre Comunità e che rappresenta un valido sostegno all’attività di Comuni ed Enti locali e un fondamentale supporto per il processo di ripresa economica della Sardegna”, ha detto ancora il Presidente.
Impegno straordinario per l’agricoltura e l’allevamento
La Finanziaria mette in campo consistenti risorse per sostenere un settore di vitale importanza per la Sardegna, quello agro-zootecnico, danneggiato dall’indiscriminato aumento del prezzo delle materie prime. Un impegno, quello della Regione Sarda, non riscontrabile in altre Regioni italiane.
Ammontano a 44 milioni di euro le risorse stanziate in favore delle aziende zootecniche dei settori suinicolo, bovino da latte e da carne e ovicaprino. “Manteniamo gli impegni assunti con il mondo delle campagne, che chiede giustamente alla Regione un sostegno straordinario per superare la crisi e restare competitivo – ha detto il Presidente Solinas – È un intervento immediato e concreto tra i più importanti degli ultimi anni, e lavoriamo per esitare a breve ulteriori misure di sostegno alla cerealicultura e al settore dell’ortofrutta. Si tratta di una nuova massiccia iniezione di liquidità per dare ossigeno al comparto. Non abbiamo dimenticato il polo di Arborea, che rappresenta un’eccellenza sarda di livello internazionale”.
“Non ci fermeremo qui – ha aggiunto il Presidente – Il mondo delle campagne rappresenta una ricchezza primaria della Sardegna e attende da troppo tempo un rilancio complessivo e organico. Questo è il primo passo di un grande progetto di rilancio che prevede il sostegno sistematico alle aziende agricole sarde con un abbattimento strutturale dei costi di produzione. Un rilancio in termini anche quantitativi, perché il nostro obiettivo è quello di ricoltivare la Sardegna riportando i giovani nelle campagne, verso l’agricoltura e l’allevamento. Ma questo obiettivo si può raggiungere solo rendendo nuovamente competitiva e attrattiva l’impresa agricola e zootecnica sarda”.
Sostegno agli enti locali
“Abbiamo inteso rafforzare le prospettive di ripresa economica dopo quasi due anni di affanno a causa degli effetti della pandemia sul tessuto economico e sociale della nostra Isola. L’approvazione della Finanziaria – ha detto ancora il Presidente Solinas – consente oggi di tracciare una linea netta rispetto al passato, fortemente condizionato dalla crisi sanitaria, di superare la gestione dell’emergenza e individuare un programma di interventi per lo sviluppo dei territori”.
Nell’ambito delle politiche di sviluppo viene istituito il Fondo progettazione: 40 milioni per anticipare le spese di progettazione degli Enti locali, utili per far ripartire gli investimenti e creare sviluppo e occupazione. Vengono inoltre stanziati 5 milioni l’anno nel triennio 22-23-24 per sostenere le Amministrazioni degli Enti locali con personale esperto in grado di supportarli nella gestione dei bandi nazionali ed europei e nella programmazione territoriale con l’obiettivo di accorciare la forbice tra i territori più virtuosi e quelli rimasti indietro. Confermato anche il fondo unico a favore degli Enti locali per un importo che supera i 600 milioni di euro.
Lotta allo spopolamento, in campo risorse vere e certe
Di particolare rilevanza è l’impegno della Giunta sullo sviluppo locale e le misure di contrasto allo spopolamento. “Per la prima volta – sottolinea il Presidente Solinas – si mettono in campo risorse vere e certe”. La manovra stanzia fondi a favore dei nuclei familiari che risiedono o trasferiscono la residenza nei Comuni fino a 3mila abitanti e un bonus nascita che arriva fino a 600 euro mensili per ogni figlio nato dal 2022 in avanti, adottato o in affido pre adottivo fino al compimento del quinto anno di età. Sempre in chiave di contrasto allo spopolamento è il contributo a fondo perduto fino a 15mila euro per la ristrutturazione di prima casa destinato a chi risiede o trasferisce la residenza nei Comuni al di sotto dei 3mila abitanti. Chi invece deciderà di aprire un’attività nei territori più deboli potrà contare su un contributo fino a 20mila euro (contributo di 15mila per una nuova apertura, che arriva fino a 20mila in caso di nuove assunzioni). Previsto il Credito d’imposta per le attività vecchie e nuove che operano in quei Comuni (anche in questo caso il contributo è soggetto a un incremento in caso di nuovo dipendente assunto).
Flotta sarda, doveroso analizzare la fattibilità del progetto
“Ogni azione politica e amministrativa deve essere ponderata e valutata in tutti i suoi aspetti. È dovere di chi governa esplorare ogni strada per garantire un servizio migliore ai cittadini”. Così il Presidente ha commentato il contenuto dell’emendamento della Giunta che prevede di affidare a esperti e qualificati advisor l’analisi della possibilità che la Regione partecipi alla creazione di una newco, totalmente o parzialmente partecipata, che gestisca il servizio aereo. “L’obiettivo è certamente interessante – ha detto – e una sua possibile realizzazione consentirebbe anche di non disperdere la professionalità acquisita dalle centinaia di lavoratori del settore, primi fra tutti quelli di Air Italy. Ma prima di fare delle scelte occorre analizzare tutti gli aspetti sul piano finanziario, su quello industriale e su quello legale. Per questo – ha proseguito il Presidente Solinas – ci affideremo ai massimi esperti del settore, che affiancheranno la Regione nella valutazione del percorso costitutivo di una società interamente partecipata, o costituita con diverso assetto”.
Sostegno al lavoro, sbloccato il turn over a Forestas, stabilizzati gli assuntori
Oggi la Regione Sarda sta realizzando una nuova strategia di concorsi pubblici e assunzioni, in numero non riscontrabile negli ultimi decenni. “Accanto a questi interventi strutturali – ha detto il Presidente – si inserisce nella Finanziaria l’importante provvedimento con il quale viene incrementato il contributo per consentire l’assunzione di personale legata allo sblocco del turn over dell’agenzia Forestas. Si tratta di una misura che, dopo dieci anni di attesa, andrà a incidere positivamente sui livelli occupazionali in tutta la Sardegna e che andrà a popolare di lavoratori anche le zone interne e quelle ritenute più deboli”. L’emendamento, fortemente voluto proprio dal Presidente, prevede un piano straordinario triennale di assunzioni per il reintegro delle unità di personale: nella manovra sono stanziati sei milioni di euro per il 2022 e 20 mln per ciascuno degli anni 2023 e 2024. “Anche questo – sottolinea il Presidente – è un importante impegno mantenuto dalla Giunta”.
Sul fronte del lavoro, le misure che hanno realizzato un paracadute durante i due anni di crisi sanitaria ed economica sono state rifinanziate, con un ulteriore impegno sui prossimi anni. Per la ripresa economica e per sostenere le imprese e i lavoratori gravati dalla crisi vengono infatti stanziati complessivamente 55 milioni per il Fondo Resisto (45 milioni in più, a valere sul Fondo di sviluppo e coesione 2014-2020 sono stati aggiunti nel corso della discussione in Consiglio) a cui si aggiungono 16 milioni del Fondo ‘Sardegna Lavoro’.
La Regione ha anche messo al sicuro gli Enti che lavorano nel campo del teatro e della musica, e quindi nel programma degli spettacoli dal vivo: per le spese di gestione l’Aula ha portato da 7 a 9 milioni i fondi per il 2022, a 9,5 milioni per il 2023 e a 10 per il 2024. Con 1 milione e mezzo di euro l’anno (4,5 milioni nel triennio) si è invece provveduto a creare la dotazione finanziaria per la stabilizzazione degli Assuntori impiegati nei passaggi a livello per far transitare in sicurezza i treni. “Una categoria quasi dimenticata – ha detto il Presidente Solinas – che dopo decenni di precariato oggi può guardare al futuro con maggiore serenità”.
Per la prima volta viene stanziato un contributo a fondo perduto per investimenti nel settore del commercio nella misura del 40% (30 milioni di euro). Altri 10 milioni vengono stanziati a favore degli artigiani con contributi di sostegno per il comparto (legge 949).
Politiche sociali e sanità
“Abbiamo confermato tutti gli stanziamenti per le politiche sociali – ha detto il Presidente Solinas – E resta massimo il nostro impegno per restituire ai sardi un sistema sanitario più efficiente e rispondente alle esigenze attuali”. Tra le misure di particolare rilievo c’è l’aumento dello stanziamento per i dispositivi in favore dei diabetici: nel corso della discussione in Consiglio sono stati previsti 10 milioni in più per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024 (la cifra arriva ora a 20 milioni l’anno) per l’acquisto e la distribuzione di microinfusori e altri dispositivi per i diabetici sardi (stanziamento inserito in un emendamento condiviso da maggioranza e opposizione) e lo stanziamento di 2,4 milioni di euro per l’aggiornamento del parco tecnologico della radiologia oncologica e interventistica dell’ospedale Oncologico Businco di Cagliari. Di fondamentale importanza anche il contributo di 6 milioni (2 milioni di euro l’anno) per i medici che scelgono le sedi disagiate. “Oggi – ha concluso il Presidente – paghiamo le conseguenze di scelte sbagliate operate nel passato, e che hanno indebolito la sanità pubblica in termini qualitativi e assottigliato la forza lavoro in campo. Dobbiamo invertire la rotta, accrescendo il livello della qualità di un servizio essenziale per i nostri cittadini”.
Comment here