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Lazio, Sarri: “Fatto il contrario di quanto provato in settimana”

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Dopo la sconfitta per 2-0 in casa del Milan, Maurizio Sarri ha analizzato la partita della Lazio ai microfoni di Dazn.

Nervi tesi con Saelemaekers – “Ha fatto un gesto che a persone più anziane non si fa, poi Ibra lo ha portato a chiedere scusa e finisce lì. Cose di campo“.

Cosa non ha funzionato – “Il problema è che se diventi attendista e aspetti con una linea più alta di centrocampisti poi la palla filtra per forza. Se avessimo alzato il baricentro e fossimo andati nella metà campo avversaria i palloni sarebbero stati meno. Il problema è a monte. Cambiando il modo di giocare deve cambiare il modo di pensare. In campo mezzo secondo di pensiero succede e questo ti porta ad essere in ritardo. La squadra deve avere il coraggio di andare a difendere nella metà campo avversaria. Questo ci costa pazienza, ma se si perdono le partite non giocando il nostro calcio è più presente“.

Quando vieni dalla sosta per le nazionali l’incognita è tripla perché è un processo strano: vai a giocare in un gruppo diverso, in maniera diversa, per obiettivi diversi e poi torni qui. Al di là dell’aspetto fisico. Ci sono anche le problematiche mentali. Per cui queste sono partite in cui l’incognita è forte, soprattutto per squadre come noi che ancora non hanno un’identità ben definita“.

Abbiamo fatto una partita contraria rispetto a quello che proviamo per tutta la settimana. Ci siamo messi ad aspettare l’avversario nella nostra metà campo, questo per me è fonte di delusione. Poi però bisogna essere lucidi, capire che gli sto chiedendo cose a cui non erano abituati, per cui certe partite possono venir fuori“.

Immobile – “Non siete molto normali, nessuno a livello di media. Per alcuni contano i numeri, per Ciro non contano i numeri. Ciro ha dei numeri per cui è inattaccabile. L’Italia ha vinto un Mondiale con un attaccante che ha segnato meno. La Francia ha vinto un Mondiale con Giroud a zero gol. È un grandissimo attaccante, è stato utile in mille maniere in Nazionale. Vedo che i numeri contano molto per certi personaggi e contano meno per altri personaggi“.

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