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Dall’8-12 Settembre, a Sant’Anna Arresi, andrà in scena la manifestazione cinematografica AngoLazioni

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La Città di Sant’Anna Arresi è pronta ad ospitare la terza edizione della rassegna cinematografica AngoLazioni, che per il 2021 ha scelto come titolo «Visioni di Donne tra Sardegna e Africa». A partire da Mercoledì 8 settembre, e sino a domenica 12, saranno proposte una ventina di opere cinematografiche tra corti, documentari e fiction che mettono a confronto realizzazioni di donne dell’Algeria, del Camerun, dell’Egitto, del Marocco, della Mauritania, del Ruanda, del Senegal, della Tunisia e della Sardegna, mettendo in risalto le “connessioni” tra un Continente culturalmente molto vivace e un’Isola di antiche culture e tradizioni. La Rassegna darà anche l’occasione per confrontarsi, con registe, scrittrici e musiciste, sarde e africane, che presenteranno le specificità dei loro “mondi artistici”. AngoLazioni 3 (organizzata dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo e dall’Amministrazione Comunale di Sant’Anna Arresi, il finanziamento della Fondazione di Sardegna, la collaborazione della Società Umanitaria – CSC Carbonia La Fabbrica del Cinema, la sponsorizzazione di “Cantina Mesa” e il supporto logistico dell’ANSPI di Sant’Anna Arresi) farà, quindi, scoprire la creatività artistica femminile in diversi ambiti come il cinema, la letteratura, la pittura e tanti altri ancora.

Si inizia mercoledì 8 settembre alle ore 21 presso il Centro di Agregazione Sociale con la presentazione del libro “Stelladi Massimo Daddea che per l’occasione, attraverso la storie delle protagoniste del libro, dialogherà con il pubblico sulle vicende familiari, amicizie, passioni lavorative e l’impegno politico e femminista degli anni ’70. Subito dopo la presentazione del libro sarà la volta di cinque cortometraggi, per la precisione: “La pelote de laine” di Fatma Zohra Zamoun (Algeria), “Into reverse” di Noha Adel (Egitto), “Deweneti” di Dyana Gaye (Senegal), “A place for my self” di Marie Clèmentine Dusabejambo (Ruanda ) e “Brotherhood” di Meryem Joobeur (Tunisia). Nella serata di apertura della Rassegna verrà presentato anche il progetto dell’artista sulcitana Carla CoccoAfrica Sarda”, ovvero uno studio di registrazione/scuola di musica nel cuore del ghetto di Bauleni in Zambia, che funge da strumento per tenere lontanato i giovani da droghe, prostituzione, delinquenza e quant’altro, attraverso la musica.

La Rassegna “AngoLazioni 3” proseguirà giovedì 9 settembre quando, sempre alle 21 presso il Centro di Aggregazione Sociale, si inizierà con la presentazione del libro “Le stazioni della luna” della scrittrice Italo-Somala Ubah Cristina Ali Farah. Sarà proprio la scrittrice, presente in sala, ad aiutarci ad entrare nel suo “universo”, conoscere meglio la sua sensibilità e la sua cultura e il suo profilo di “donna creatrice” del continente africano. La serata proseguirà con la proiezione dei cortometraggi di animazione e l’incontro con la loro regista, la Tunisina Nadia Rais. I corti in programma sono: “Ambouba”, “L’Mrayet”, “Sabaa Arwah” e “Briska”. Al termine dell’incontro con la regista si proseguirà con la proiezione del film-documentario “En Attendant les Hommes” di Katy Lena Ndiaye.

Il giorno successivo, venerdì 10 settembre, si proseguirà, sempre a partire dalle 21, presso il Centro di Aggregazione Sociale con un omaggio alla regista sarda Maria Piera Mossa e la proiezione del suo documentario “Una fabbrica inventata su un paese reale, Bitti” . Maria Piera Mossa, la prima donna regista in Sardegna negli anni Settanta, intraprende la sua attività di ricerca collaborando con la Cineteca Sarda-Società Umanitaria, per affermarsi dal 1976 nel suo ruolo di programmista e regista negli studi della RAI-Sardegna. Ad omaggiarla sarà presente la figlia Martina Pilleri. A seguire saranno proiettati cinque film alla presenza della professoressa camerunese Marie Nadége Tsogo che avrà il compito di introdurre al pubblico presente i film in programma, realizzati dalle donne del continente africano. Le pellicole in proiezione sono: “Lyiza” di Marie Clèmentine Dusabejambo (Ruanda), “Aya go to beach” di Maryam Touzani (Marocco), “Tu seras mon allié” di Rosine Mfetgo Bakam (Camerun), “Soubresauts” di Leyla Bouzid (Tunisia) e “Sur la route du paradis” di Uda Benyamina (Marocco).

Per le due giornate conclusive la Rassegna si trasferirà, sempre a Sant’Anna Arresi, nella splendida Piazza del Nuraghe. Sabato 11 settembre alle ore 21 Maria Grazia Perria presenta il suo ultimo lavoro: “Cercando Grazia”. Il film racconta la storia di undici ragazze che hanno partecipato al Casting per realizzare un film sulla scrittrice sarda e Premio Nobel per la letteratura Grazia Deledda, facendo emergere sia il ritratto della Deledda da giovane sia scorci della vita delle 11 protagoniste del casting. A seguire saranno presentati due nuovi cortometraggi di registe africane: “Quand ils dorment” di Maryam Touzani (Marocco) e “Zakaria” di Leyla Bouzid (Tunisia 2013)

La serata di chiusura, Domenica 12 settembre, inizierà alle 21 con le proiezione del film “Saint Louis Blues” di Dyana Gaye (Sénégal). A seguire ci sarà un momento simbolico di dialogo musicale, in scena per la prima volta in assoluto, tra donne dall’Africa e dalla Sardegna con la partecipazione di Fadimatou Wallet Oumar (Tuareg del Mali), Nawal Mlanao (Isole Comore), Hanta Gasy (Madagascar), Yagaré Kouyaté (Burkina Faso) e Gisella Vacca e Rosalia Potettu (Sardegna).

Come dichiara l’Assessora alla Cultura del Comune di Sant’Anna Arresi Elisabetta RossuLa rassegna cinematografica AngoLazioni nasce per leggere la contemporaneità da un luogo piccolo, ma importante, come il paese di Sant’Anna Arresi. Il mondo attraverso gli occhi del cinema, descrive problemi e opportunità. Per l’assessorato alla cultura, la rassegna è un modo per rappresentare il suo impegno nei confronti di temi importanti e significativi e, nel contempo, fare del nostro centro, un luogo di scambio e crescita culturale. In questa edizione del 2021, lo sguardo al mondo femminile è il centro della riflessione e l’angolo da cui il mondo è descritto e rappresentato”.

Nel pensare e programmare il Festival il confermato direttore artistico Mohamed Challouf si è concentrato sulle donne che “in Africa come in Sardegna si battono quotidianamente per avere più spazio e partecipare alla vita culturale e produrre opere artistiche con le loro sensibilità, così da contrastare la dominazione del punto di vista maschile che prevale in tutti i campi culturali e non solo”.

Dopo le dominazioni coloniali poche erano le donne che avevano accesso alla creatività e alle arti, negli ultimi vent’anni, “assistiamo finalmente – continua Mohamed Challouf – ad un emergere di donne africane nei vari campi artistici. Sono sempre di più le donne che frequentano scuole di cinema e che prendono le cineprese per raccontare storie dei loro paesi con impegno e grande talento. Un esempio per tutte è Kouther Ben Hnia, giovane regista tunisina che dopo aver vinto il premio Orizzonti al festival di Venezia 2020 con il suo film «L’uomo che ha venduto la sua schiena» si è trovata tra i candidati finalisti per l’oscar del miglior film internazionale”.

Le serate saranno introdotte da un intervento musicale a cura del Gruppo folk San Domenico Savio. Durante la rassegna sarà visitabile, presso il centro di aggregazione sociale, la mostra “IRitratti di Madam Frida” dell’artista Daniela Madeddu. L’ingresso agli spettacoli sarà libero e gratuito nel rispetto delle vigenti normative anti covid.

fonte: Ufficio Stampa manifestazione

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