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Mattarella: “Troppe norme fuori tema. Dobbiamo rispettare la Costituzione”

Roma - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in videoconferenza, alla XI edizione della cerimonia di conferimento del Premio Nazionale per l’Innovazione “Premio dei Premi” 2020, oggi 11 dicembre 2020. (Foto di Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il Sostegni bis, ma allo stesso tempo ha inviato una lettera di accompagnamento al Parlamento per contestare  l’eccessivo uso di emendamenti con norme fuori tema. Al riguardo Mattarellla ha chiosato: “Valuterò l’eventuale ricorso alla facoltà prevista dalla Costituzione nei confronti di leggi di conversione di decreti legge caratterizzati da gravi anomalie“.

La lettera inviata ai presidenti di Senato e Camera, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, e al presidente del Consiglio, Mario Draghi prosegue. “Ho provveduto alla promulgazione in considerazione dell’imminente scadenza del termine per la conversione e del conseguente alto rischio, in caso di rinvio, di pregiudicare o, quantomeno, ritardare l’erogazione di sostegni essenziali per milioni di famiglie e di imprese. La consapevolezza della straordinarietà e della gravità del momento che il Paese sta attraversando per le conseguenze economiche e sociali dell’emergenza pandemica, tutt’ora in corso, nonché della necessità di attuare speditamente il programma di investimenti e riforme concordato in sede europea non può, peraltro, affievolire il dovere di richiamare al rispetto delle norme della Costituzione. Avverto la responsabilità di sollecitare nuovamente Parlamento e Governo ad assicurare che, nel corso dell’esame parlamentare, vengano rispettati i limiti di contenuto dei provvedimenti d’urgenza, come già richiesto con analoga lettera dell’11 settembre 2020″.
Mattarella ha aggiunto. “Per quanto riguarda le mie responsabilità, valuterò l’eventuale ricorso alla facoltà prevista dall’articolo 74 della Costituzione nei confronti di leggi di conversione di decreti-legge caratterizzati da gravi anomalie che mi venissero sottoposti. Anche tenendo conto che il rinvio alle Camere di un disegno di legge di conversione porrebbe in termini del tutto peculiari, alla luce della stessa giurisprudenza della Corte costituzionale, il tema dell’esercizio del potere di reiterazione, come evocato in una lettera del 22 febbraio 2011 del Presidente Napolitano. Il significativo incremento del ricorso alla decretazione d’urgenza verificatosi durante l’emergenza Covid, anche per fare fronte alle esigenze di attuazione del Pnrr accentua il “rischio” di recare “pregiudizio alla qualità della legislazione, possono determinare incertezze interpretative, sovrapposizione di interventi, provocando complicazioni per la vita dei cittadini e delle imprese nonché una crescita non ordinata e poco efficiente della spesa pubblica”.

Il Capo dello Stato ha poi concluso: “Occorre dunque modificare l’attuale tendenza. I decreti-legge devono presentare ab origine un oggetto il più possibile definito e circoscritto per materia. Nei casi in cui l’omogeneità di contenuto è perseguita attraverso l’indicazione di uno scopo, deve evitarsi che la finalità risulti estremamente ampia. Auspico che queste considerazioni e questi rilievi siano oggetto di approfondimento e di riflessione nell`ambito del Parlamento e del Governo”.

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