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Università di Cagliari, Laurea alla memoria di Claudia Chessa, Cristian Curreli e Claudio Deiana

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“Come ateneo non abbiamo la presunzione di colmare nulla: il nostro vuole essere solo un piccolo contributo al percorso di rielaborazione che certamente state facendo. Questo potevamo fare e lo abbiamo fatto, lo dico a nome di tutti i docenti e di tutto il personale del nostro Ateneo. Ringrazio tutti quelli che hanno contribuito a realizzare questo percorso che per noi è una novità. Il vero ringraziamento va agli studenti che hanno stimolato l’ateneo per accelerare il processo necessario. La nostra è una comunità che è pronta ad essere parte attiva nella vita di tutti”. Lo ha detto il Rettore dell’Università degli Studi di Cagliari, Francesco Mola, al termine della cerimonia svoltasi nell’Aula Magna del Palazzo del Rettorato in via Università 40 in memoria di una studentessa e due studenti prematuramente scomparsi.

Si tratta di Claudia Chessa, alla quale è stata attribuita la laurea alla memoria in Scienze della comunicazione, di Cristian Curreli, a cui è stato attribuito un riconoscimento alla memoria degli studi compiuti nel corso di laurea in Scienze della Formazione primaria dopo la laurea conseguita in Scienze dell’educazione, e di Claudio Deiana, al quale l’Ateneo ha conferito la laurea alla memoria in Giurisprudenza. Sono state le mamme della studentessa e dei due studenti a ritirare la pergamena dalle mani del Magnifico, che dopo la cerimonia ha ricevuto in forma privata le famiglie.

Claudio Deiana, cagliaritano, era un giovane arbitro di calcio scomparso nel maggio 2020 dopo una dura battaglia combattuta contro una leucemia senza mai perdersi d’animo, mentre Cristian Curreli, nato a Sardara, era un insegnante appassionato del suo lavoro, morto improvvisamente a Sanluri nell’Istituto comprensivo dove prestava servizio, ricordato tuttora anche come prezioso educatore di comunità per i ragazzi ospitati a scontare la pena alternativa al carcere. Claudia Chessa combatteva da 26 anni contro una malattia e aveva ripreso con determinazione gli studi tanto da andare anche in Algeria per elaborare la tesi di laurea.

Alla cerimonia hanno partecipato anche il Prorettore vicario Gianni Fenu, il Direttore Generale Aldo Urru, il Prorettore alla Didattica Ignazio Putzu, la Dirigente dei Servizi agli studenti e Servizi Generali Simonetta Negrini, i coordinatori dei corsi e i Presidenti delle Facoltà coinvolte con i rappresentanti degli studenti dell’Ateneo.

E’ la prima volta che l’Università di Cagliari conferisce la laurea alla memoria ad alcuni studenti deceduti: il complesso iter che ha portato al riconoscimento assegnato oggi è cominciato nei mesi scorsi per volontà di Maria Del Zompo, precedente Rettore dell’Ateneo, e ha portato all’individuazione di precisi requisiti di merito nella carriera accademica di Claudia, Cristian e Claudio. E’ stata poi necessaria l’approvazione da parte dei rispettivi consigli di corso di laurea, del Senato accademico e del Consiglio di amministrazione, in un procedimento che ha coinvolto le famiglie.

Grazie alle ultime modifiche, il regolamento sulle carriere degli studenti e delle studentesse dell’Università di Cagliari prevede ora il rilascio di due tipologie di riconoscimenti alla memoria.

Il primo è la laurea alla memoria – conferita oggi a Claudia Chessa e a Claudio Deiana – ed è un titolo accademico assegnato, su motivata richiesta, dal Magnifico Rettore sentito il Senato Accademico a studenti o studentesse che, avendo completato tutte le attività formative previste dal piano di studi oppure avendo sostenuto i 4/5 delle attività formative medesime previste nel piano, siano deceduti prima di sostenere la prova finale. Il conferimento della laurea alla memoria rappresenta dunque un momento per onorare la memoria di uno studente o di una studentessa che avevano intrapreso il percorso di studi senza poterlo concludere. Il secondo tipo – assegnato oggi a Cristian Curreli – è il “riconoscimento alla memoria degli studi compiuti” a titolo d’onore, rilasciato seguendo lo stesso iter, a studenti o studentesse deceduti prima di concludere il percorso accademico e che abbiano sostenuto un numero inferiore ai 4/5 dei crediti previsti.

 

Fonte: Comunicato Stampa

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