Cresce la preoccupazione ad Iglesias per la probabile chiusura di tutte le sale operatorie, dei reparti ospedalieri e del pronto soccorso dell’Ospedale CTO di Iglesias. Lo scrive la segreteria del PD di Iglesias in un comunicato “L’intera ASSL Carbonia e soprattutto il CTO di Iglesias vivono un momento drammatico a seguito dei reiterati tagli subiti e che purtroppo continuano a subire più di prima, tagli che determinano il rallentamento delle attività ospedaliere tanto che alcune sono a rischio di chiusura immediata. I tagli riguardano l’attività delle sale operatorie, i posti letto, i servizi, le maestranze lavorative mediche, paramediche, amministrative e tecniche, e ad oggi non è possibile garantire un servizio sanitario pubblico efficiente e usufruibile da tutti i cittadini, non solo di Iglesias ma di tutto il territorio. In particolare, nella nostra ASSL le carenze in organico si sono amplificate a seguito dei numerosi pensionamenti a cui a tutt’oggi non è corrisposto un piano di assunzioni effettivo ed esecutivo per colmare i vuoti in organico, se non attraverso l’utilizzo di alcune fattispecie contrattuali, precarie e a tempo determinato, di lavoro subordinato.”
I democratici Iglesienti si dicono sconcertati per la mancata esecuzione delle scelte contenute nelle direttive e leggi regionali approvate. “Pertanto, – prosegue il comunicato – appare assurdo stravolgere l’organizzazione approvata che bilanciava tra Iglesias e Carbonia il carico del DEA di 1 Livello che prevedeva ad Iglesias i ricoveri programmati e a Carbonia Emergenza-Urgenza. Attualmente il ricovero programmato non viene fatto presso il P.O. CTO di Iglesias, se non in minima parte, ma quasi totalmente al P.O. Sirai di Carbonia, che in questa situazione si presenta come un ospedale attivo e con una percentuale di posti letto occupati anche superiore al 100% considerato che anche gli ingressi in emergenza e urgenza rimangono di suo esclusivo appannaggio. Non vuole assolutamente essere una lotta di campanile, ma è da evidenziare che non si può giustificare l’inattività del PO CTO di Iglesias come una responsabilità dell’ospedale poco attrattivo e valido se non vengono forniti gli elettromedicali necessari e i reparti risultano sguarniti a causa della grave insufficienza del personale medico e paramedico.”
Quattro sono le domande che pongono i componenti del PD cittadino “La Regione Sardegna e nello specifico il dott. Temussi e l’assessore Nieddu hanno mai pensato che con un adeguato progetto di riqualificazione e riorganizzazione di questa struttura è possibile non solo ridurre i costi ma fornire dei veri servizi ai cittadini? Hanno mai pensato che gli spazi del CTO potrebbero accogliere non solo i cittadini dell’iglesiente ma anche buona parte di altri utenti provenienti dall’hinterland cagliaritano, aumentando l’attività ospedaliera e decongestionando le enormi liste d’attesa regionali? Il dottor Temussi e il dottor Nieddu sono a conoscenza che non essendoci gli elettromedicali necessari si costringono i pazienti a spostamenti in ambulanza verso altre strutture distanti dall’ospedale CTO obbligando e impegnando diverso personale medico e paramedico per il trasferimento degli stessi? Non è per loro un controsenso “sprecare” il prezioso orario di servizio di queste “rare figure in organico” per degli inutili spostamenti in ambulanza?”
A questi quesiti che al momento sono senza risposta, seguirà una richiesta anche al “Ministro Speranza e in contemporanea aprire una segnalazione alla Corte dei conti per la spesa di oltre 20 milioni in ristrutturazioni e nuove costruzioni di reparti all’interno del plesso del CTO di Iglesias che ad oggi stanno portando al naufragio dell’opera e al conseguente spreco del denaro pubblico impiegato per finanziarla. Lungi da noi voler sottolineare inefficienze o scelte migliorabili, non è questo il senso di questo documento. Purtroppo, il vero rischio è che la nostra Sanità imploda decretando la morte dei nostri ospedali grazie all’arroganza di chi oggi l’amministra ed è incapace di attuare un dialogo con il territorio e sulle reali sue esigenze.”
Non solo domande ma anche proposte vengono formulate dal PD di Iglesias (qui il documento) e a chiosa del comunicato i democratici chiedono “il ripristino della pianta organica del personale e la fornitura completa degli elettromedicali al fine di garantire tutte le attività ospedaliere che i nostri ospedali possono offrire.”
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