I successi in rimonta sono sempre i più affascinanti. Se poi valgono il titolo, cos’altro aggiungere?
L’Atletico Madrid è campione di Spagna grazie al ribaltamento del risultato con le reti di Correa e Luis Suarez. Il titolo diventa l’undicesimo per i colchoneros, conquistato con 86 punti complessivi (il Real chiude invece a 84). Con 21 reti in 32 partite, l’assoluto protagonista è Luis Suarez, l’uruguaiano scaricato – con clamore – dal Barcellona. Il “Pistolero” al 90′ prende in mano lo smartphone e videochiama (presumibilmente) la famiglia, salvo poi scoppiare in lacrime per quel sapore di rivincita e felicità. Lo stesso attaccante spiega: “Il Barcellona mi ha scaricato e sminuito, sono stato guardato dall’alto al basso. Sono grato all’Atletico per avermi dato questa chance, mi sono rimesso in gioco. In tanti ci hanno sottovalutato, siamo stati la squadra più regolare e per questo i migliori: sappiamo soffrire e alla fine vinciamo“.
Simeone, come è chiaro che sia, esulta: “Non c’era anno migliore per vincere il campionato, essere campioni in un anno del genere, con amici andati via e tanti tifosi dell’Atletico che non ci sono più ha un gusto diverso. Meno male che possiamo portare un po’ di allegria in un momento così difficile e triste per il mondo. Correa ha fatto una stagione straordinaria, se lo merita perché ha saputo soffrire. Suarez? Non bisogna dire altro: è semplicemente Suarez“.
La festa cittadina si è purtroppo trasformata in tragedia: un tifoso 14enne ha perso la vita mentre celebrava il trionfo della squadra di Simeone. Il giovane, come riferisce El Pais, ha messo la testa fuori dal finestrino di un furgone, impattando contro un muro. A nulla sono serviti i soccorsi immediati. Secondo le prime ricostruzioni il veicolo stava entrando nel parcheggio sotterraneo di Plaza de Santa Ana, in centro.
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