Sky non si arrende.
L’emittente satellitare prova a bloccare l’assegnazione dei diritti televisivi alla piattaforma di sport ‘in streaming’ Dazn, che lavorerà in partnership con Tim per le prossime tre stagioni. La notizia, apparsa sul sito di Milano Finanza, è stata confermata a Calcio e Finanza.
In particolare, Sky ha presentato un ricorso d’urgenza in tribunale contro la delibera con cui la Lega Serie A ha approvato l’offerta da 840 milioni di euro per dieci partite a giornata, delle quali sette in esclusiva e tre in co-esclusiva.
Per Sky l’assegnazione violerebbe la no single buyer rule stabilita dalla Legge Melandri: è vietato ad un singolo operatore «acquisire in esclusiva tutti i pacchetti relativi alle dirette».
Sul tavolo resta la questione del pacchetto di diritti in co-esclusiva. Sky propone una media di 87,5 milioni a stagione, offerta considerata troppo bassa dalla maggioranza dei club.
Lega Serie A si è rimessa al lavoro su un altro bando per l’assegnazione delle tre gare in co-esclusiva, da approvare in assemblea e da “sdoppiare”, così da aprire anche alle piattaforme OTT (multimediali via web) e consentire ai club di ricevere proposte più consistenti.
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