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Theo Hernandez giura fedeltà al Milan

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Lunga intervista per Theo Hernandez, terzino del Milan, ai microfoni del quotidiano spagnolo AS. Il rossonero ha parlato di passato, corsa scudetto, della relazione con diversi compagni di squadra come Ibrahimovic, Castillejo e Brahim.

Hai dichiarato che Maldini, a Ibiza, ci ha messo il tempo di un caffè a convincerti…
“Mi ha sorpreso, è stata una riunione molto bella. Disse che ho talento, che potevo arrivare ad essere un grande giocatore. Abbiamo parlato della mia situazione nel Real Madrid, dei miei anni all’Alaves e alla Real Sociedad. Lo abbiamo fatto come due amici”.

Paolo, che di terzini sinistri ne capisce, dice che puoi arrivare ad essere uno dei tre migliori al mondo in questa posizione.
Mi fa davvero felice che una leggenda come lui dica questo, ma allo stesso tempo mi mette voglia di continuare a lavorare tanto. È quello che sto facendo, dando tutto per la mia squadra”.

Hai dichiarato che ti piacerebbe restare al Milan per sempre.
È che qui sono molto felice. Dal primo momento in cui sono arrivato, sia la squadra che i tifosi e tutto il club, mi hanno accolto alla grande. Quando è così, quando in una squadra stai così bene, semplicemente, non vuoi andartene. Voglio restare ancora a lungo”.

Cosa ti ha impressionato della Serie A?

La differenza con la Liga si nota. Qui si gioca meno, è tutto più fisico e tattico, ma mi sono adattato bene”.

In 72 partite da rossonero, hai segnato 12 gol, firmato 11 assist e sei migliorato tantissimo nella fase difensiva.
Sì, sono migliorato tanto, ma lo ha reso possibile avere la fiducia di Pioli. Senza, è impossibile dimostrare se vali qualcosa, se hai talento. E devo crescere ancora parecchio”.

L’Italia, come paese, ti piace?
Sì, Milano è bellissima. Si mangia bene, si può fare shopping, la gente è gentile… Ci sto benissimo”.

Sei uno degli idoli dei tifosi anche per il tuo rendimento al Fantacalcio…
Quando sono arrivato non sapevo cosa fosse, ora l’ho imparato e i miei “allenatori” sono molto, molto pesanti. Mi rimproverano su social, ma dimenticano che sono un terzino, non posso segnare in tutte le partite!”

Dopo qualche mese complesso, a gennaio 2020 è arrivato Ibrahimovic e ha cambiato totalmente il volto del Milan, che è diventato inarrestabile.
Da quando è arrivato ci ha dato un plus, senza dubbio. È vero che la sua presenza un po’ mette soggezione, ma alla fine nel quotidiano ci aiuta tantissimo, è un compagno in più. Qualche volta ci mette sull’attenti, ma serve anche questo”.

Che relazione hai con lui?
Buonissima. A volte mi tocca anche qualche ramanzina, ma è normale. Vuole sempre che dia il meglio di me: ci mette in riga, Zlatan è Zlatan. Con lui ci sono scherzi, risate, ma il suo lato da “Dio” impone rispetto e, in fondo, è quello che lo rende speciale”.

Ti è piaciuto vederlo cantare a Sanremo?
Sì, ma in realtà non ha cantato benissimo…

Parlando di scudetto, ora il vantaggio dell’Inter è di sei punti, con una partita in meno. Credete ancora nella rimonta?
Certo, manca ancora tanto. L’Inter si è un po’ allontanata, ma lotteremo fino all’ultima giornata, può ancora perdere o pareggiare. I campionati, spesso, regalano sorprese. Poi, ovviamente, ho l’obiettivo di giocare la Champions con questa maglia. Sarebbe bellissimo anche perché il Milan non la gioca da tanto tempo”.

Nella Juve gioca il suo amico Cristiano. Crede che fu un errore, per il Real, lasciarlo andar via?
Cristiano è un calciatore incredibile, ha vinto tutto e non abbassa mai il suo livello di ambizione. L’assenza di un calciatore così si nota sempre, ma i grandi club hanno sempre la capacità di tornare al loro posto”.

Lo immagina di nuovo al Bernabeu?
Non ne ho la più pallida idea”.

Un altro suo ex compagno che sta facendo benissimo in Italia è Hakimi. Come ha vissuto il vostro faccia a faccia nel derby?
Siamo nemici in campo, ma molto amici fuori. È un grandissimo calciatore, lo conosco bene, e abbiamo caratteristiche simili. Siamo terzini molto offensivi…

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