È avvolta dal mistero la morte di Kasia Lenhardt, ex compagna di Jerome Boateng. La venticinquenne è stata trovata senza vita il 9 febbraio in un appartamento di Berlino, a una settimana di distanza dalla definitiva rottura col calciatore.
Al termine dell’autopsia svolta sul cadavere, la Procura di Monaco indaga su Boateng. Il 3 ottobre 2019 Kasia lo aveva denunciato per una lesione all’orecchio, salvo poi ritirare l’accusa: ma sul suo corpo, secondo la ricostruzione della Bild, mancherebbe un lobo.
Anne Leiding, procuratore capo, ha spiegato alla stessa testata giornalistica come “il procedimento è stato riesaminato dopo che siamo entrati in possesso di nuove informazioni. Le indagini non sono concluse”. A inizio febbraio, come riportato anche da La Gazzetta dello Sport, Boateng e Kasia avevano firmato un accordo di riservatezza in base al quale la ragazza avrebbe accettato di non divulgare o pubblicare messaggi, email, foto del calciatore. Anzi, avrebbe dovuto eliminare tutti i file di cui era in possesso.
La rottura del fidanzamento era stata annunciata da Boateng: “Ho deciso che io e Kasia, da adesso, percorreremo strade diverse. È diventata la mia fidanzata ricattandomi e distruggendo il mio rapporto con la mia ex Rebecca e con la mia famiglia. Anche la decisione di rendere pubblico il nostro rapporto è nata sotto sua insistenza. Mi ha detto più volte che mi avrebbe distrutto, che avrebbe rovinato la mia carriera e la mia vita”.
Sui social però la Lenhardt affermava di essere stata lei ad interrompere la relazione. Negli ultimi post scriveva in modo ambiguo: “Dirò la mia sull’accaduto, ma prima devo riflettere. È ora di mettere un punto. Nuovo capitolo”.
Boateng verrà interrogato. Il suicidio non pare in discussione, ma gli inquirenti vogliono capire in quale stato emotivo sia maturato il gesto.
Comment here