Tutto è bene quel che finisce bene. Grazie all’1-1 di San Siro il Milan elimina la Stella Rossa ed accede agli ottavi di Europa League. Ma giocandi così la squadra di Pioli potrebbe rischiare di fare poca strada perché questa qualificazione porta la firma di Donnarumma. Gigio ha festeggiato il suo ventiduesimo compleanno con un intervento miracoloso che ha salvato la qualificazione. In 11 contro 10 c’è stata un’eccessiva sofferenza dei rossoneri nel finale.
Dopo il 2-2 dell’andata al Milan bastava lo 0-0 di partenza. E dopo appena 8’ i rossoneri sono in vantaggio.Un pallone calciato da Krunic viene stoppato con la mano e dal Var richiamano l’arbitro. Viene allora concessa la massima punizione che Kessie trasforma. Con il pensiero rivolto alla sfida di domenica sera sul campo della Roma Pioli esagera con il turnover e sbaglia a schierare troppi giocatori nelle posizioni sbagliate.
Con Ibrahimovic in panchina Leao appare subito spaesato e senza alcun aiuto da troppi compagni fuori ruolo. Krunic viene riproposto come trequartista e Calhanoglu viene dirottato a sinistra. Non basta però la grinta di Kessie, troppo solo in mezzo al campo perché al suo fianco non ci sono né il titolare Bennacer né la prima riserva Tonali, ma l’ultimo arrivato Meitè che non ne azzecca una.
La Stella Rossa prende sempre più coraggio e colpisce la traversa con Ben Nabohuane. Ma al 24’ anticipa il sempre più incerto Romagnoli e infila Donnarumma con un bel diagonale.
Dopo un primo tempo con più ombre che luci,Pioli si rende conto di avere sbagliato le scelte iniziali e prima che sia troppo tardi cerca di correre ai ripari. Fuori Krunic e Leao, dentro Rebic e Ibrahimovic. Rebic, smarcato dallo svedese, fallisce una facile conclusione calciando fuori.
Ci vuole un autentico miracolo di Donnarumma sulla conclusione ravvicinata di Sanogo per reggere il timone. La paura di subire il sorpasso serbo convince Pioli a ritoccare ulteriormente il Milan, con gli inserimenti di Saelemaekers al posto di Castilleo e di Hernandez al posto di Calabria, con lo spostamento di Dalot a destra.
Come a Belgrado, però, la Stella Rossa non si arrende nemmeno con un uomo in meno. Proprio nel finale, da controllare con maggiore calma, riaffiorano tutti i limiti caratteriali e atletici della squadra di Pioli, pericolosamente in bilico tra la qualificazione e l’eliminazione, perché la Stella Rossa continua a cercare il secondo gol. Dopo tre interminabili minuti di recupero il fischio finale dell’arbitro è una liberazione per i rossoneri.
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