La Giunta Comunale di Uta, in occasione della giornata della Memoria con ricorrenza ieri 27 gennaio, ha intitolato una strada di recente realizzazione a Gino Bartali, immortale campione del ciclismo e protagonista eroico della salvezza di centinaia di ebrei dalle deportazioni durante la seconda guerra mondiale.
Bartali è stato riconosciuto “giusto tra le nazioni” allo Yad Veshem, per aver salvato quasi mille persone dallo sterminio. Lo Yad Veshem è l’Ente Nazionale per la Memoria della Shoah di Gerusalemme, istituito per «documentare e tramandare la storia del popolo ebraico durante la Shoah preservando la memoria di ognuna delle sei milioni di vittime».
Bartali, morto nel 2010, segnò la prima metà del secolo scorso per i suoi trionfi nelle principali gare a livello mondiale sulle due ruote e per l’epica rivalità sportiva con Fausto Coppi. La storia delle tante vite salvate venne alla luce parecchi anni dopo la fine della guerra. Anche se alcuni storici negli ultimi anni stanno affermando l’estraneità di Bartali da quanto raccontato.
“Abbiamo voluto dedicare una via del nostro Paese a Gino Bartali nella speranza che quanto accaduto rimanga per sempre nella memoria di tutti noi. – dichiara l’assessore allo sport e Cultura Andrea Onali – La via in oggetto si trova in una zona di espansione che si appresta ad essere abitata da giovani coppie, a loro spetterà spiegare ai figli chi era Gino Bartali, in quale periodo ha vissuto e cosa fece per salvare centinaia di famiglie perseguitate, in silenzio e con coraggio incredibile, oltre alle sue gesta nello sport, così che tutti continuino a ricordare.”
“Non potendo dar vita ai consueti eventi dedicati al ricordo delle tragedie dell’Olocausto abbiamo voluto esaltare l’esempio di un uomo che è stato un mito dello sport e un eroe nella vita. – commenta Il Sindaco Giacomo Porcu – Percorrendo le due vie intitolate a Bartali e Coppi, vicine ma separate, sembrerà di rivederli ancora gareggiare tra loro, ma pronti a “passarsi la borraccia” come nella celebre foto che li ritrae. Un esempio di lealtà e coraggio per aiutare tutti noi a non dimenticare l’orrore dell’odio razziale.”
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