Ammonterà in totale a 3 milioni e mezzo di euro la cifra destinata oggi, tramite l’assestamento di bilancio, dal Consiglio Regionale all’attivazione di progetti di politiche attive del lavoro per le ex maestranze delle vertenze Sider Alloys, Porto Canale e Air Italy. La somma, finanziata grazie ai contributi provenienti dal “Fondo Europeo di Adeguamento alla Globalizzazione” e in parte grazie a un cofinanziamento regionale di 1 milione e 400mila euro, servirà ad allestire piani di allineamento delle competenze e di reinclusione nel mercato del lavoro per almeno 1.300 ex lavoratori; 600 di essi legati alla vertenza Sider Alloys; 500 a quella Air Italy e, infine, 200 al Porto Canale. Nello specifico i beneficiari di questi progetti potranno essere impiegati in attività quali: – formazione e riqualificazione su misura, anche nel campo ICT e della certificazione delle competenze; – assistenza per la ricerca di un lavoro e il ricollocamento; – orientamento professionale; – servizi di consulenza e tutoraggio; – promozione dell’imprenditorialità e assistenza al lavoro autonomo; – creazione e rilevamento di imprese da parte dei dipendenti, nonché per attività di cooperazione; – misure speciali di durata limitata, come l’indennità per la ricerca di un lavoro, gli incentivi all’assunzione destinati ai datori di lavoro e le indennità per la mobilità territoriale, di soggiorno o di formazione e per l’integrazione salariale per chi partecipa ad attività di formazione e apprendimento permanente.
In particolare i lavoratori ex Alcoa/Sider Alloys (espulsi dai cicli produttivi nel dicembre 2012 e ancora oggi sottoposti a regime di mobilità in deroga con consistente decurtazione economica della stessa), così come discusso in questi mesi nelle diverse riunioni tenutesi alla presenza del Presidente della Regione Christian Solinas, dell’Assessora al Lavoro Alessandra Zedda e delle rappresentanze sindacali, potranno essere introdotti, contestualmente e di pari passo all’avvio del piano di revamping e di riavvio dell’unità produttiva di Portovesme, a un percorso di riprofessionalizzazione e allineamento delle competenze, propedeutico alla loro progressiva ricollocazione all’interno della fabbrica. “L’auspicio – scrive il consigliere regionale Fabio Usai – è che, in conseguenza allo stanziamento odierno delle risorse da parte della Regione Sardegna, ognuno dei soggetti coinvolti nella vertenza, in primis a partire dalla multinazionale svizzera, faccia la propria parte per concretizzare il prima possibile il piano di politiche attive e, si spera in tempi rapidi, la ricollocazione di tutte le maestranze all’interno
dello stabilimento. In quanto il Sulcis Iglesiente, territorio fra i più colpiti dalla crisi economica degli anni scorsi, necessita di urgenti interventi occupazionali e di un’inversione di tendenza immediata che solo il riavvio di grandi realtà produttive come appunto Sider Alloys potrebbe assicurare nel brevissimo periodo.”
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