A margine della sfida contro il Parma, il tecnico dell’Inter, Antonio Conte, analizza il match ai microfoni di Sky.
Qual è la sua valutazione?
“Gara sofferta per il risultato. Questa non è la prima volta in cui dominiamo la partita e rischiamo di perderla. Nel calcio, se non fai gol, non vinci la partita e noi oggi, per l’ennesima volta, abbiamo sbagliato tantissimo. Con tutte le occasioni che creiamo dobbiamo fare più gol, serve più cattiveria e determinazione. La stessa determinazione mostrata dal Parma, che ha fatto due tiri e ha segnato due gol. Oggi paghiamo le conseguenze dei nostri errori”.
Si aspettava qualcosa di più lì davanti?
“Oggi abbiamo creato tanto e quindi la fase offensiva è stata buona. È mancata la realizzazione, ma non solo da parte degli attaccanti. Siamo arrivati in porta anche con i quinti. Non è un problema dell’attaccante. Alla fase offensiva partecipano tanti uomini. Il problema è l’imprecisione e oggi siamo qui a parlare di un pareggio. Poco da dire sull’impegno e tutto, ma deve esserci più determinazione e più precisioni. Il Parma è stato perfetto, due tiri e due gol. Hanno realizzato il 100% delle occasioni”.
La difesa si è mossa male?
“Si, ma chi perde palla deve reagire, continuare l’azione e cercare di riprenderla. Qui stiamo fermi e ci lamentiamo. Poi anche la linea difensiva può fare molto meglio, perché lì devi scappare”.
L’anno scorso avete segnato di meno ed eravate a punteggio pieno. Quest’anno avete segnato di più e trova il problema nella fase offensiva. La sua sembra una rivoluzione copernicana.
“Partiamo dal presupposto che se non segni un gol in più degli avversari non vinci. Poi i nostri avversari hanno un alto indice realizzativo contro di noi. Partite come queste, dove domini, devi vincerle. Devi vincere se hai l’ambizione di combattere con altre squadre”.
Quest’anno, come l’anno scorso, soffrite le gare in casa. È un caso?
“Non c’entra. Soprattutto quest’anno che si gioca senza pubblico. Poi contro l’Inter tutti vengono a fare una partita difensiva, oggi il Parma ha cambiato sistema di gioco per limitarci. Significa che ci rispettano molto”.
Sull’episodio arbitrale vuole aggiungere qualcosa a Marotta?
“È giusto che parlino i dirigenti se hanno qualcosa da dire”.
Anche Beppe Marotta ha parlato ai microfoni di Sky:
Come analizza questa partita?
“Della partita parla l’allenatore. Questo non è un intervento per creare un alibi perché questa cultura non ci appartiene. Ma da dirigente dell’Inter esprimo la mia considerazione sugli arbitraggi avuti. Lo dico perché questo è l’unico strumento per esprimerci, non abbiamo altre finestre. C’è un vuoto normativo sul VAR, intervengono solo in caso di chiaro errore dell’arbitro e questo determina un susseguirsi di sbagli. Oggi c’era un evidente rigore per noi, o l’arbitro è attento o interviene il Var, altrimenti si crea forte disagio che ha incidenza sul risultato. Comunque la nostra prestazione non è stata tra le più belle e dopo l’allenatore analizzerà la gara. Io e tutto il mondo del calcio siamo favorevoli all’aiuto tecnologico, che deve diminuire gli errori. Il supporto tecnologico deve chiarire la situazione. Io voglio fare una denuncia sul vuoto regolamentare del VAR, è giusto che la classe arbitrale sia più attenta visto che poi le critiche arrivano solo a dirigenti e allenatori”.
Avete la sensazione di essere stati penalizzati?
“Credo che la penalizzazione sia sinonimo di errore. Ma quando l’errore è reiterato… Anche a Benevento c’è stato un altro grande rigore non dato da Piccinini”.
Cosa vi è stato detto dagli arbitri a inizio campionato?
“La comunicazione tra la classe arbitrale e le società deve avvenire più spesso. Dico che se ci fossero più momenti di confronto o più momenti in cui queste ci spiegano queste modifiche regolamentari, si abbasserebbero le tensioni”.
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