Arkadiusz Milik, centravanti del Napoli, vive ormai da separato in casa con i partenopei.
Era stato ad un passo dalla Roma a settembre, ma per qualche strano motivo non se ne fece più nulla…
Il bomber ha parlato a Sportowefakty.pl dal ritiro della nazionale polacca: “Il Napoli voleva prolungare e mi ha messo di fronte ad un bivio: firmare il rinnovo o andarmene. Ho deciso di provare qualcosa di nuovo altrove. Il mio agente stava cercando una sistemazione adatta, alcune squadre erano interessate ed abbiamo parlato. La pandemia però ha complicato le cose, anche per altri calciatori. Non voglio fare i nomi delle squadre che mi hanno cercato ma la verità è che per alcune proposte avevo dato il via libera… peccato che le squadre in questione non abbiano trovato l’accordo con il Napoli, così sono dovuto rimanere“.
Roma o Juventus?
“Ho fatto le visite e sono andate bene. Il club aveva anche fatto un annuncio in merito. Però non voglio dire a quale squadra sono stato più vicino. Anche se confermo che si tratta di una squadra italiana“.
L’importanza dei soldi
“Se il mio futuro dipendesse dai soldi avrei giá rinnovato col Napoli perché le condizioni dell’offerta erano molto valide. La vita di un atleta è bella, ma breve. Ho 26 anni, voglio crescere e diventare un calciatore migliore. Credo che questo sia il momento giusto per tentare una nuova sfida. Sono una persona che segue le proprie sensazioni. Fare qualcosa contro me stesso non ha senso. Negli ultimi mesi molte cose sono state fraintese ed esagerate. Per esempio non c’è mai stata ostilità da parte mia nei confronti del Napoli. Volevo risolvere tutto professionalmente. Ho grande rispetto per la società dove ho trascorso quattro anni meravigliosi. Rispetto il Napoli e i suoi tifosi. Ho giocato buone partite e altre meno buone, ma ho deciso di cambiare ed è una mia decisione. Ai giornalisti italiani piace aggiungere un po’ di dramma anche alle cose semplici. Vivono di calcio, lo respirano e ne discutono tutti, tutti i giorni… ma non tutte le informazioni sono corrette“.
Sará guerra con il Napoli?
“Da parte mia è un approccio che non esiste. Capisco che i tifosi possano avere reazioni diverse a causa delle notizie scioccanti sul mio conto, è un business anche quello e lo capisco. A volte un calciatore ne soffre ma spero che dopo queste parole i tifosi capiscano la mia prospettiva e l’intera situazione. Posso assicurarvi che il rispetto per la società non è mai mancato. Ho sempre voluto lasciare il club in armonia. Non puoi incolpare un giocatore perché è rimasto se non è colpa sua. Il Napoli non ha parlato con le società che mi volevano“.
Il rapporto con De Laurentiis
“Abbiamo sempre avuto rapporti normali. Il presidente la pensa come vuole e non credo sia stato influenzato dai media“.
Escluso dalla lista della Serie A
“L’esclusione? L’ho saputo dalla stampa. Mi aspettavo questa decisione ma la mancanza di comunicazione da parte del club non è professionale. Credo di non essere stato trattato bene. Ci sono anche altri giocatori che non hanno rinnovato ma per loro tutto è tranquillo. Sono stato il capocannoniere della squadra nelle ultime due stagioni e ho dato sempre il 100%. Non ho rimpianti per ciò che ho fatto e ciò che ho deciso. Soffrirò un po’ ma resisterò“.
Un colloquio chiarificatore?
“Non so se un colloquio possa cambiare qualcosa. Vedremo, sono disposto a collaborare. Fino alla fine del mio contratto mi allenerò e nel caso giocherò come meglio posso“.
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