In un precedente articolo avevamo raccontato la paradossale vicenda di una signora ottantenne di Carbonia, deceduta nelle prime ore di giovedì 27 agosto, e per la quale non si riuscivano a reperire le risorse economiche per concederle un funerale dignitoso e degno di tale nome. (Non ci sono soldi per il funerale la paradossale vicenda di una signora di Carbonia)
In un primo momento né la famiglia e né il Comune sembravano avere la disponibilità economica per poter dare luogo a una sistemazione della salma nel feretro, a oltre 32 ore dal decesso.
Ma dopo le rimostranze della famiglia, effettivamente impossibilitata a pagare le spese funerarie, e il grande gesto di solidarietà umana dei proprietari dell’agenzia funebre San Ponziano, la situazione si è ribaltata: dal Comune hanno fatto sapere di essere disposti, così come peraltro prevedono le normative che tutelano in questi casi le famiglie indigenti, a farsi carico delle spese inerenti il funerale.
I rappresentanti dell’agenzia funebre San Ponziano sono stati fermati e al loro posto sono arrivati quelli di un’altra agenzia convenzionata per questo genere di situazioni col Comune.
Dopo le traversie di questi giorni, l’iniziale proposta di contributo da 500 euro da parte del Comune, la burocrazia che non ha permesso la sistemazione della salma nel feretro intorno alle 24 ore di tempo dalla morte come di solito avviene in condizioni di normalità, alla fine si sarebbe risolta questa vicenda.
E la povera signora defunta potrà avere il suo funerale.
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