Domenica 30 Agosto, dopo il rinvio dovuto all’emergenza per il Covid-19, si terrà a Sestri Levante (GE), alle 10.30, presso la Sala Agave dell’ex Convento dell’Annunziata nello splendido panorama della Baia del silenzio la cerimonia di premiazione del Concorso Internazionale di poesia e narrativa “Carlo Bo – Giovanni Descalzo“.
Tra i premiati anche Antonello Rivano di Carloforte che si è piazzato al secondo posto nella sezione “poesie nei dialetti liguri”, con la poesia in tabarchino “Ràixe”. Rivano non è nuovo a riconoscimenti del genere, già nel 2018, nell’ambito dello stesso concorso, ha ricevuto il “premio speciale della giuria” con la seguente motivazione: per tenere vivo, von la parola poetica, il tabarchino, per il conseguimento di questo premio, nello stesso anno, ha ricevuto un attestato di riconoscimento del Comune di Carloforte.
“Ràixe, che faceva parte dei tre componimenti che ho inviato per partecipare al concorso” ha dichiarato il poeta tabarchino “è nata nel 2019 in occasione della presentazione del progetto RAIXE-SPAZI DIGITALI PER LA CULTURA TABARCHINA, nell’ occasione ha aperto la serata dell’evento letta da un giovanissimo carlofortino. Con Ràixe ho voluto mettere in versi l’invito, rivolto a tutte le comunità tabarchine, a tenersi per mano e a proteggere la loro storia e la loro cultura, che, pur se con modi e sviluppi differenti, prendono vita dalla stessa radice. Allo stesso tempo il mio invito è anche rivolto alla promozione di iniziative che oltre a tutelare le radici diano vita a nuovi germogli”.
Rivano oltre a scrivere poesie in “tabarchino” è autore di numerosissime liriche in Italiano, pubblicate esclusivamente attraverso i social, “ un modo per regalare emozioni a chi le sa cogliere”, come lui stesso afferma. Recentemente è uscito un suo saggio, “C’era una volta il tabarchino”, nella raccolta “Azione” edita da Polis SA Edizioni, editore per il quale dirige la redazione della testata online “Polis SA Magazine”. Rivano ha al suo attivo anche un romanzo pubblicato nel 2018, “La forma della felicità”, il racconto di una epopea che parte dalla fine del ‘700 e arriva sino ai giorni nostri e che coinvolge la vita di due famiglie, una di Pegli e l’altra di Carloforte, in un intreccio che alla fine chiuderà il cerchio aperto da una tragedia.
Un suo racconto, “Pietro”, è presente nella raccolta “Carloforte, luogo dell’anima-Racconti da un’Isola” della LUC Libera Università Carloforte. La sua attività culturale comprende anche l’essere socio dell‘Associazione Culturale Saphyrina Carloforte.
Comment here