Questa sera a Uta, nell’ambito del Festival Éntula, alle ore 20 nella Piazza S’Olivariu, la scrittrice Carla Fiorentino presenterà il suo libro “I tonni non nuotano in scatola”.
L’evento è presentato dalla Biblioteca di Uta e da Lìberos, con il contributo di:
Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, Fondazione di Sardegna e in collaborazione con Biblioteca di Uta e Librart – libreria.
A dialogare con l’autrice ci sarà lo scrittore Andrea Fulgheri.
Chi è Carla Fiorentino?
Carla Fiorentino nasce a Cagliari nel 1979. A 19 anni lascia la Sardegna per studiare a Roma, dove si Laurea in Sociologia della Letteratura e inizia subito il suo viaggio nel mondo editoriale che dura da ormai quindici anni, prima per Dino Audino, poi per nottetempo e ora per EmmonsAudiolibri. Nel 2018 ha esordito con Che cosa fanno i cucù nelle mezz’ore (Fandango Libri).
La trama del libro
Violetta detta Vetta, giornalista di viaggi in una redazione romana, si è fatta spedire dal suo capo nell’isola della sua infanzia, Carloforte, dopo aver trovato nella giacca del fidanzato una scatoletta: una scatoletta da anello di fidanzamento. Terrorizzata dalla prospettiva del matrimonio, da lei definito “un mercificio orrendo”, oltre che dal tradimento di Federico con cui si sono sempre detti che mai e poi avrebbero fatto un simile passo, Vetta approda sull’isola pronta a scrivere un reportage leggero sulla tonnara e a godersi qualche giorno lontano da Roma, immersa nei colori e nei sapori della sua infanzia. Il suo cicerone è Pietro, sommozzatore silenzioso e affascinante che conosce davanti a un piatto di “cascà” in un ristorante tipico, che accetta di portarla con sé durante la mattanza. Solo che quello che doveva essere un innocuo reportage si trasforma in un’indagine misteriosa, dal momento in cui Vetta in mezzo ai tonni intravede il corpo di una donna e urla. Tutti sull’isola tentano di distoglierla, da Tango – il cane di Pietro – che sembra quasi pedinarla a Caterinetta, l’anziana proprietaria di casa, che la mette in guardia dal Paese che tutto sa e che se vuole nasconde.
Dopo il brillante esordio Che cosa fanno i cucù nelle mezz’ore Carla Fiorentino torna al romanzo, scegliendo la sua Sardegna, terra burbera e riservata, come ambientazione attraverso uno dei suoi riti più antichi, la tonnara. Un romanzo avvincente che ha il colore smeraldo del mare e l’odore rosso del sangue, in grado di coniugare risate e lacrime attraverso una galleria di personaggi che restano nel cuore.
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