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Giovanni Pascoli: Memorie e storie su una storia

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Per i tanti articoli su Pascoli, per distratti, incompetenti e frettolosi, ecco un altro scoop: mio nonno, papà del secondo marito di mia madre Maria, pubblicò tre libri del Poeta.

Il Pascoli diede il soprannome di Iuzzu a Vincenzo Muglia editore e simbolo e motto dell’allora casa editrice (S’arma e non parla). 

Inoltre pagò bollette e pensioni allo stesso Pascoli quando era in difficoltà (accadde in forma minore anche per Luigi Capuana, di cui pubblicò “Si conta e si racconta” da me ristampato, 1989, Pellicanolibri)).

Alcune di queste notizie si leggono comodamente per chi studia in: (edizione di riferimento) Maria Pascoli, “Lungo la vita di Giovanni Pascoli”, Memorie curate e integrate da Augusto Vicinelli, con 48 tavole fuori testo, Arnoldo Mondadori editore, Milano 1961. 

Non solo ma ho dato tramite l’amico Franco Conti, ogni lettera, da me custodita per anni, alla Fondazione Giovanni Pascoli. Lettere inedite, cartoline e quant’altro, purtroppo senza farmi neanche una fotocopia.

Ma l’editore e la famiglia Muglia vennero ricordate più volte dai giornali, quando morì Vincenzo. 

Per fare un esempio: se mi affidassero qualcosa di calcio e dicessero ‘parla del Milan’, non mi limiterei a dire che è di Berlusconi (o non lo è, pareva si fosse dimesso da tutto e, invece, in odor di moglie e di eredità, riappare tutto il suo impero [dopo il romano, il bizantino, quello di Benito Mussolini, forse il terzo per importanza]) ma, farei attenta ricerca, invece leggo e rileggo articoli sul Pascoli e non trovo traccia di come viveva a Messina, del terremoto e di mio nonno che direbbe: 

«All’anima ‘ra palla!»

Ora, come si spiega che la segretaria della Vallecchi, dovendo fare una tesi di laurea su Anna Maria Ortese, mi cerca, mi trova, mi chiama? E altri no?

Poi non vorrei essere un provocatore, sembrerebbe che parlo di me, ma avendo visto molti articoli, anche su TellusFolio, dove sono citate le prime edizioni, mi fa rabbia perché non è vero.

Su internet c’è persino tutto il libro della figlia. Pascoli non è Beppe Costa, andrebbe studiato come si faceva un tempo che sapevano, altrimenti parlassero solo della Cavallina, stanca come me. 

Dopo questo articolo pubblicato su TellusFolio nel marzo del 2009, sono state aggiunte alcune notizie su Wikipedia, per esempio l’opera prima edita da mio nonno alla voce (Il fanciullino), riporta la nota che qui vi ripropongo:

“L’intera opera è stata raccolta la prima volta in volume in Giovanni Pascoli, Miei pensieri di varia umanità, Messina 1903, edito da Vincenzo Muglia”

Così come il nome di mio nonno, (ora inizia ad apparire su google) anche altri suoi libri (ancora pochi rispetto ai tanti pubblicati essendo lui editore della Real Casa) iniziano ad essere rintracciabili.

Prima del 2009 Muglia era sconosciuto e, per trovarlo, ho sfogliato migliaia di pagine fino a al sopra citato libro di Maria Pascoli.

Dal terremoto del 1908, l’azienda tipografica e l’editrice s’erano trasferiti da Messina a Catania ed è lì che ho avuto la fortuna, nei miei anni giovanili, di conoscere e frequentare la libreria (allora di Vincenzo) dove venivano a passare le ore Giovanni Verga, Ercole Patti e tanti altri di cui il nonno narrava. 

La libreria Muglia di via Etnea 134 passò poi al figlio Dante e, alla sua morte, a mio fratello Gaetano, che non la tenne per molto e quindi, dopo una attività di oltre 100 anni, oggi non esiste più.

 Chissà se al suo posto c’è un pub. 

Qualche anno fa, affidate all’amico Franco Conti apparvero finalmente! anche sui siti! Questa volta fui ringraziato dalla direttrice della Fondazione Pascoli, con alcune telefonate. Probabile, come è scritto sul sito, che l’amico Conti abbia venduto i documenti, anziché donarli come avevo chiesto. Ma. Anche qui la verità non sarà possibile conoscerla.

di Beppe Costa

VINCENZO MUGLIA

Estremi cronologici: 1900 – 1914

Storia archivistica: Le carte Muglia comprendono manoscritti e corrispondenza inviata da Giovanni Pascoli, provenienti dall’archivio dell’editore messinese Vincenzo Muglia. La Fondazione Giovanni Pascoli le ha acquistate nel 2000 dall’erede dell’editore Muglia, che ebbe queste carte durante il periodo messinese di Giovanni Pascoli e che raccolse la corrispondenza con il poeta.

Descrizione: – Manoscritti: autografo della poesia “Musolino” (c. 1, 1901); ms. anepigrafo su Garibaldi (3 cc., 1901); ms. anepigrafo [“L’eroe Italico: prosa”], 27 cc. del 1901; Note autografe, 3 cc. s.d.;

– Corrispondenza: 12 lettere, 9 cartoline e 10 biglietti indirizzati da Giovanni Pascoli a Vincenzo Muglia, dal 1900 al 1909; 2 frammenti di lettera s.d.; 1 lettera e un biglietto inviati da Giovanni Pascoli a Biagio Muglia del 1902; 2 contratti Pascoli-Muglia, il primo relativo alla pubblicazione di “Sotto il Velame” (1899), il secondo de “La Mirabile Visione e dei Miei Pensieri di Varia Umanità” (1901); 3 fogli di appunti s.d.; 6 fogli di taccuino e tre foglietti con appunti autografi. Autografi di altri: lettera di Giuseppe Martinozzi a Giovanni Pascoli dell’8 marzo 1903; 3 lettere di Vincenzo Muglia al Ministro (1900-1902).

– Atti e documenti: 8 ricevute di pagamento della pigione a Samuele De Pasquale nel periodo 1° luglio 1902 – 1° aprile 1903; 3 fotografie del poeta; 2 fotografie del terremoto di Messina; 2 cartelle di pagamento esattoriale del 1902; 1 copia della rivista “Il Marzocco” (14 aprile 1912); copia della rivista “Myricae” del 5 gennaio 1914; copia della rivista “L’Osservatore” del giugno 1955; copia a stampa della I edizione de “La Mirabile Visione” (Messina, Muglia, 1900); copia a stampa della I edizione di “Sotto il Velame” (Messina, Muglia, 1900).

La documentazione è stata prodotta da:
Muglia Vincenzo

La documentazione è conservata da:


Fondazione Giovanni Pascoli

Redazione e revisione:

Mazzanti Marinella

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