Ancora disagi nel comparto sanitario e dopo Casa Serena ad Iglesias i disagi questa volta riguardano i pazienti AIAS della sede cittadina, i quali, a seguito delle disposizioni post Covid, si vedono tagliati fuori dalla possibilità di usufruire del servizio di trasporto a domicilio.
Quello che prima era un regolare servizio di trasporto dei pazienti – alcuni dei quali con delle malattie e delle disabilità importanti – dal domicilio alla struttura, adesso è diventato un calvario. Secondo le nuove disposizioni infatti non è possibile far accedere più di due persone contemporaneamente sul mezzo di trasporto (un pullmino trasportatore, ndr), diminuendo drasticamente il numero di passeggeri ed obbligando molti di loro all’organizzazione autonoma. Disagio che ovviamente colpisce tutti quei pazienti muniti di esigenze particolari e che, anche in autonomia, non hanno le disponibilità che permettono il raggiungimento della struttura per la quotidiana riabilitazione.
“Una situazione di grande disagio per molti pazienti, – ha commentato Federico Garau (M5S)-. A differenza di altre sedi, ad Iglesias AIAS offre solamente un mezzo di trasporto, facile dunque immaginare che i tagli dei passeggeri abbia compromesso per molti pazienti la possibilità di accedere quotidianamente alle cure di cui hanno bisogno. Per alcune patologie, anche solo un giorno in meno di riabilitazione può avere un effetto devastante sul paziente. È una situazione a cui va trovato un immediato rimedio e per la quale chiederemo l’intervento delle istituzioni cittadine”.
Ad affiancare Federico Garau c’è anche Michele Ciusa – Consigliere regionale del M5S – che, dopo aver preso in carico la segnalazione, ha dichiarato: “Come gruppo M5S in Consiglio regionale monitoreremo da vicino questa situazione che si somma alle tante problematiche legate alla retribuzione dei lavoratori Aias di tutta la Sardegna che auspichiamo possano presto tornare al centro del dibattito in commissione Sanità e in Consiglio. Non è ammissibile che a causa delle misure precauzionali necessarie ad arginare i contagi, i disabili sardi e tutti gli utenti Aias, vengano privati di servizi essenziali, pertanto chiederemo alla Regione di fare da tramite e di mettersi al lavoro per garantire il servizio di trasporto a tutti coloro che hanno difficoltà a raggiungere i centri di riferimento con mezzi propri. Non abbiamo abbandonato i lavoratori e non abbandoneremo i pazienti“.
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