Graziano Mesina in fuga. Questo è quanto accaduto dopo il verdetto della Cassazione che lo condanna a 30 anni di carcere per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. I Carabinieri, dopo la sentenza, non sono riusciti a rintracciarlo nella sua abitazione di Orgosolo. Ieri pomeriggio, prima di conoscere l’esito del verdetto, per la prima volta “Grazianeddu”, a quanto pare, non si è presentato alla stazione dei carabinieri di Orgosolo per la firma.
L’ex Primula Rossa del banditismo sardo, era stato graziato dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2004. Nel 2013 era però tornato in carcere con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti e scarcerato dopo la condanna in appello per decorrenza dei termini. Con il rigetto del ricorso presentato dai suoi legali, decade in via definitiva la grazia concessa a suo tempo dal presidente della Repubblica. Secondo la Dda di Cagliari sarebbe stato a capo di due gruppi criminali attivi in punti geografici della Sardegna per coprire l’approvvigionamento di vari tipi di droga. Mesina si è sempre dichiarato innocente.
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