Durante la seduta del Consiglio comunale del 19 dicembre 2024, la maggioranza che governa il paese ha approvato le norme di attuazione della variante urbanistica relativa al piano di Assetto idrogeologico.
Questa fondamentale delibera fa seguito al declassamento della gran parte del territorio ricompreso nel perimetro urbano deliberato dall’agenzia di distretto regionale. Una vicenda che ha coinvolto una larghissima parte della popolazione utese che ha visto l’apposizione del vincoli HI4 e Hi3 ben 12 anni orsono a seguito dell’approvazione del Piano stralcio delle fasce fluviali e successivamente dal Piano di gestione del rischio alluvioni. Un tema molto sentito e dibattuto in paese. Dopo aver visto riconosciuta la richiesta di variare il parametro di valutazione del rischio attraverso l’uso del metodo bidimensionale L’Amministrazione comunale ha da subito operato per normare le zone denominate Hi star, in precedenza Hi4. In pratica sulle zone precedentemente soggette a vincolo edilizio totale è stato riscontrato un battente idrico e di velocità dell’acqua moderato e tale da coniugare la sicurezza delle persone e un equilibrato utilizzo del suolo.
“Questo ulteriore passo – dichiara il sindaco Giacomo Porcu – costituisce un altro e fondamentale passo per metterci definitivamente alle spalle questa vicenda iniziata nel 2012 ben prima dell’avvio della nostra Amministrazione. Un impegno preciso assunto coi cittadini che avevano rimesso la loro fiducia nella nostra azione n 2015. Sia chiaro la sicurezza delle persone è sempre stata il faro di ogni scelta. Grazie ad uno studio di assoluta novità in Sardegna, verificato dall’Università di Cagliari e seguito con la massima attenzione dall’Autorità di Bacino regionale, siamo giunti al risultato che ognuno di noi sperava. A seguito della pubblicazione della delibera i cittadini sapranno quali regole seguire per proporre nuove costruzioni, ristrutturazioni o ogni ulteriore intervento edilizio secondo criteri di sicurezza e minor impatto sul suolo. Poche chiare regole che già i cittadini hanno sempre ritenuto utili e di buon senso come ad esempio: evitare scantinati e seminterrati, sollevare le costruzioni rispetto al piano di campagna, efficienti reti di smaltimento delle acque meteoriche. Queste le più importanti e innovative.
È uno studio aperto ad ogni ulteriore proposta utile e costruttiva che ora5ci consentirà di iniziare a ragionare concretamente sulla progettazione di nuove opere di mitigazione del rischio per poter così eliminare ogni vincolo residuo ed elevare al massimo la sicurezza dell’abitato. Questo crediamo sia possibile con interventi di semplice realizzazione e poco dispendiosi economicamente. Proseguiremo con impegno, lealtà e rispetto istituzionale reciproco con tutte le Istituzioni competenti per realizzarle quanto prima.
Vogliamo che Uta – conclude il Primo cittadino – continui la sua crescita in maniera armonica, sostenibile e sicura, oltre a favorire un fondamentale efficientamento del patrimonio edile già esistente.”
Fonte: comunicato stampa
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