Potremmo prendere in prestito il titolo di un famoso libro poi diventato anche un film “La storia infinita” per accostarlo alla vicenda dell’ “infinita” riapertura dell’ufficio postale nel comune di San Giovanni Suergiu. Chiuso, ormai, dal 25 settembre per l’avvio dei lavori volti alla realizzazione del “Progetto Polis – Casa dei servizi di Cittadinanza digitale” ad oggi le serrande dell’ufficio postale restano ancora chiuse. Il termine dei lavori era stato previsto per il 29 ottobre, così come ampiamente comunicato dal sito del Comune ma per cause mai specificate la data è stata prorogata e come direbbero i latini “Sine die”. La prima nota ufficiale delle Poste sul rinvio dell’apertura viene pubblicata sempre dal comune di San Giovanni Suergiu dove si legge “Facendo seguito alla precedente lettera del 03/09/2024 desidero comunicarle che, per consentire la conclusione dei lavori tecnici propedeutici alla realizzazione del Progetto Polìs – Casa dei Servizi di Cittadinanza digitale nel Comune da Lei amministrato, l’Ufficio Postale dì San Giovanni Suergiu, sito in Via Giuseppe Di Vittorio n. 5 resterà chiuso al pubblico sino al 14/11/2024.” Considerata la comunicazione rassicurante, i clienti hanno dato fiducia e serenamente hanno atteso il 15 novembre. Peccato che chi si è recato allo sportello in quella data abbia trovato solo le serrande chiuse e senza che ci fosse affisso un cartello, magari per scusarsi dell’inconveniente. Ma ancor di più, considerato che il responsabile del progetto si presuppone abbia contezza di quali siano le criticità che impediscono il rispetto delle date, avrebbe dovuto informare in tempi utili il comune e poi l’utenza. Invece con una nota del 27 novembre (13 giorni l’ipotetica apertura) il direttore della filiale di Cagliari, Dott. Daniele Evangelisti, scrive un’ennesima nota al comune “Facendo seguito alla precedente lettera del 15/11/2024 desidero comunicarle che, per consentire la conclusione dei lavori tecnici propedeutici alla realizzazione del Progetto Polis – Casa dei Servizi di cittadinanza digitale nel Comune da Lei amministrato,l’Ufficio Postale di San Giovanni Suergiu, sito in Via Giuseppe Di Vittorio n. 5 resterà chiuso al pubblico sino al 12/12/2024.”
Un grave disservizio che sta mettendo in difficoltà specialmente gli anziani che, non avendo mezzi di trasporto, hanno grosse difficoltà a recarsi nella vicina città di Carbonia. Molti di loro hanno bollette da pagare ormai scadute a cui sarà applicata la mora e chi invece le ha saldate si è dovuto far accompagnare magari pagando un tassista. Lo stesso è accaduto per il ritiro delle pensioni tanto che alcuni hanno dovuto rinunciare ad acquistare nei negozi perchè privi di moneta contante.
Abbiamo contattato le poste perchè motivassero la continua chiusura dello sportello postale e in una nota dichiarano:
“Poste Italiane comunica che la riapertura dell’ufficio postale di San Giovanni Suergiu è stata posticipata al 13 dicembre per via di ritardi nelle forniture dei dispositivi di allarme e di sorveglianza finalizzati all’innalzamento del livello di sicurezza. Tale implementazione consentirà di intervenire prontamente, in caso di necessità, con l’attivazione dei sistemi di allarme e con la richiesta di pronto intervento delle forze dell’ordine.
Nelle more del completamento degli interventi e per garantire la continuità dei servizi durante il periodo dei lavori, Poste Italiane ha predisposto il potenziamento della sede di Carbonia Centro, in piazza Rinascita, con uno sportello dedicato alla clientela di San Giovanni Suergiu operativo secondo i consueti orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.35 e il sabato fino alle 12.35. Presso la postazione dedicata è possibile usufruire dei servizi “radicati” come le operazioni sui libretti di risparmio e sui conti Bancoposta e il ritiro della corrispondenza non consegnata per assenza del destinatario nonché di tutti i servizi postali e finanziari.
L’Azienda, scusandosi per i disagi con i cittadini di San Giovanni Suergiu, assicura sempre il massimo impegno nel garantire un servizio di qualità in linea con le aspettative di tutti i residenti del Sulcis.”
Saranno sufficienti le scuse per ristabilire la fiducia dei clienti? E soprattutto: come mai non sono mai state comunicate alla prima cittadina le motivazioni delle proroghe? E ancora: sono mai state chieste le motivazioni dalla prima cittadina?
Tutte domande a cui non riusciamo dare risposta e che giriamo a chi di dovere qualora volesse farlo.
Noi di Ajonoas saremo in fila il 13 dicembre per verificare se le Poste davvero riapriranno i battenti!
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