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“Echi di famiglia” la quarta pubblicazione di Paola Tola

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“Echi di famiglia” il quarto romanzo pubblicato da Paola Tola, è un racconto dai valori umani infiniti, di legami che si spezzano, ma anche di ricostruzione. Attraverso i dolori e le incertezze, i personaggi del libro cercano di riscoprire le inespresse qualità dell’amore familiare, anche quando le dinamiche mutano profondamente. Al centro della storia c’è un tema universale: come si possa affrontare la perdita, il distacco e la necessità di crescere nonostante le ferite emotive.

Questo libro nasce dal desiderio di esplorare le dinamiche complesse che si sviluppano all’interno di una famiglia, soprattutto quando attraversa momenti difficili come la separazione dei genitori – racconta inizialmente Paola -. La storia accompagna Nina, una giovane donna che si trova a dover affrontare la fine del matrimonio dei suoi genitori proprio nel momento in cui sta cercando di costruirsi un futuro. Dopo aver conseguito la maturità, Nina si trova a un bivio: da un lato la sua vita sta per cambiare con l’inizio dell’università e dall’altro, deve fare i conti con le emozioni contrastanti legate alla rottura familiare. La separazione dei genitori non solo destabilizza il nucleo di casa, ma costringe Nina e suo fratello Tommaso a ridefinire i loro rapporti con entrambi i genitori e tra di loro. In particolare, il romanzo esplora il rapporto tra Nina e suo padre, un uomo distante ma non privo di amore, che cerca di riconnettersi con la figlia in un momento di cambiamento. Mentre Nina cerca di riconciliarsi con l’assenza paterna, deve anche gestire le preoccupazioni per il fratello Tommaso, che attraversa un periodo turbolento, segnato da amicizie pericolose e dall’uso di droghe”.

Un altro aspetto centrale del romanzo è il passaggio all’età adulta.

“Nina, come molti giovani della sua età – continua l’autrice -, si trova a dover affrontare scelte cruciali per il suo futuro, tra il desiderio di emancipazione e il bisogno di supporto familiare”.

La narrazione si sviluppa in un delicato equilibrio tra le responsabilità che si sente verso la famiglia e il desiderio di trovare la propria strada.

“Spero che leggendo questo romanzo – riferisce Paola – in tanti si possano ritrovare in qualche modo nelle difficoltà e nelle gioie dei protagonisti e che possano sentirsi ispirati dalle loro storie di forza, vulnerabilità e crescita”.

Il romanzo invita a riflettere su come le separazioni, le incomprensioni ei silenzi possono essere superati attraverso la condiscendenza e la comunicazione.

“Nel mio excursus narrativo – chiude Paola -, è evidente che le protagoniste femminili sono il cuore pulsante delle mie storie. Questo non solo perché sento un legame personale con le donne che racconto, ma anche perché ho voluto esplorare la ricchezza, la varietà e la complessità delle esperienze femminili. Rendermi conto di aver sempre scelto protagoniste femminili nei miei romanzi non è solo un aspetto tecnico della mia scrittura, ma rappresenta una scelta artistica e tematica. Le mie storie creano un percorso di esplorazione e rappresentazione della femminilità in tutte le sue forme, offrendo personaggi autentici, complessi e profondamente umani. Probabilmente questo filo conduttore conferisce una coerenza narrativa ai miei romanzi, permettendomi di affrontare tematiche che mi stanno a cuore e che riflettono il mio modo di vedere il mondo”.

Paola ha già pubblicato storie con al centro l’universo femminile ne ‘Alla ricerca dell’anima. Sulle tracce dei Doria in Sardegna: storia e memoria familiare’ nel 2019.  La seconda pubblicazione è ‘I venti del cuore’ (agosto 2020) come naturale proseguimento del primo libro. Successivamente ha dato alle stampe il suo terzo libro “Attraverso i tuoi occhi”, un racconto scritto sottoforma di diario, dove un’adolescente disegna il suo percorso nel vivere la scuola nel periodo del lockdown a causa del Covid.

L’insegnamento e principalmente la scrittura sono le grandi passioni di Paola Tola che vive e lavora a Roma, mentre la famiglia è originaria di Perfugas in provincia di Sassari.

Di Massimiliano Perlato

 

 

 

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